È quasi impossibile parlare con Valentina Persia senza ridere: è un fiume in piena che ti avvolge e ti coinvolge con frasi, parole e battute in continuazione. Queste sono le remesse per tutti gli spettatori che andranno a vedere lo spettacolo di Valentina Persia al “Gente di Mare Festival 2009” nella serata del 4 ottobre. Valentina si è fatta conoscere dal grande pubblico con il programma “La sai l’ultima” ma lavora incessantemente nel mondo dello spettacolo tra teatro e fiction televisive. Ecco cosa ci ha raccontato di lei.
Valentina, quando hai scoperto di voler fare il comico?
Per questo bisogna andare un bel po’ indietro nel tempo, anche perché nasco con tutt’altro genere, come ballerina. Dopo 22 anni di danza classica sono approdata nel comico nell’ultimo anno di accademia nazionale di danza quando ho conosciuto un coreografo dell’accademia che mi disse: “Tu avrai un grande futuro da comico” e questo perché ad ogni esame di danza o saggio, anche prestigioso, io facevo sempre ridere. Nei camerini mi divertivo a fare le parodie delle ballerine più verosimili, e mi riusciva bene, e i nostri saggi finivano sempre in grandi burlesche di risate. Venivo sempre scelta perché da ragazza ero molto carina però la mia fisicità cambiava molto velocemente. Ho una mamma cuoca perciò ho dovuto fare una scelta: o mangio o ballo e io sono un’ottima forchetta!
La nota trasmissione italiana “La sai l’ultima” ha fatto un po’ da trampolino di lancio
per la tua carriera.
Sì, esattamente. Io facevo già teatro anche se era di tutt’altro genere poiché era un teatro impegnato. Ma indubbiamente dal punto di vista mediatico “La sai l’ultima” ha fatto tanto. È stata un’esperienza molto bella, molto divertente. Il mio professore di teatro mi propose di partecipare ma io, da buon teatrante, snobbavo un po’ il mondo televisivo. Invece poi partecipai a questo provino con la casting di Mediaset Gianna Tani e venni scelta, sia perché ero una delle poche donne sia perché sono una strafiga. Si può dire? Comunque fu una bella esperienza. Oggi quando mi rivedo mi faccio molta tenerezza perché allora parlavo molto velocemente e non vedevo l’ora di scappare dalla scena, adesso invece mi d e v o n o sparare per farmi scendere dal palco!
Quindi ti riguardi in TV?
Solitamente sono gli altri che mi incitano a rivedere le repliche. Non sono una che si rivede molto piacevolmente perché sono sempre molto critica con me stessa ed anche se molti mi dicono che già si vedeva che ero brava, io, che sono nel settore, mi accorgo che allora c’erano molte cose che andavano corrette e con il tempo ho sistemato. Ho imparato a sistemare quegli errori che si fanno durante una fase recitativa che può essere anche una barzelletta, anzi, questa in modo particolare perché è un testo di così breve durata che devi metterci dentro tutte le tue capacità camaleontiche. In questo ho fatto uno studio un po’ personale: non sopporto, infatti, chi snobba la barzelletta, perché la barzelletta è un testo un po’ particolare tanto è vero che non tutti sono capaci di raccontarne una. Quindi quando mi rivedo faccio un po’ lo studio analitico degli errori, come ero, i capelli, i chili che avevo…mamma mia non ne parliamo proprio, sarà sto’ plasma che allarga!
Da dove prendi spunto per le tue scenette, battute, gag?
D a l l a vita reale e dall’esperienza personale. Da q u a n d o sono nata, per come me la racc o n t a n o mia madre e i miei fratelli, la mia vita è stata un continuo di esperienze molto comiche, quindi faccio un’analisi molto accurata del mio vissuto da cui cerco di estrapolare il lato comico. Considero molto i miei accadimenti, la vita di coppia, il mio rapporto con il cane, inteso come animale e non come cane di uomo perché per quello potrei farci un’enciclopedia.
Valentina Persia che fa ridere gli altri, ma cosa fa ridere Valentina?
Questa è una bella domanda, mi dovevi chiamare da Zurigo per farmela…fammi pensare: sicuramente le cose più semplici e sicuramente non la battuta cercata. Anche un modo di gesticolare o i modi di fare di un bambino che forse è la cosa più bella e più pura. Oppure il solito scivolone su una buccia di banana che è proprio un classico che fa sempre ridere. Poi penso ai miti a livello nazionale come Alberto Sordi, Anna Magnani, Totò, Monica Vitti. Tutti artisti che non si trovano più al giorno d’oggi ai quali non mi accosto mai per imitazione poiché cerco di trovare un mio genere.
Sei conosciuta come regina della barzelletta ma fai molte altre cose.
Se da un paio di anni non mi si vede in televisione è perché sto facendo teatro e fiction, cose un po’ più di nicchia. Ne ho fatta di televisione e ne ho fatta tanta e grazie a Dio anche a distanza di tempo la gente mi ricorda sempre come “quella di La sai l’ultima” e questa è una cosa che fa molto piacere. Però sono consapevole di avere tante frecce da scoccare col mio arco: ho molto nel mio bagaglio culturale e voglio farlo venire fuori.
Se non avessi fatto questo mestiere?
Sono tante le cose che avrei voluto fare. Inizialmente ho tentato la carriera di “make up artist”, diciamo così, visto che mi piace molto truccare. Infatti quando vado in televisione mi trucco da sola, mi piace molto, e c’è stato un lungo periodo nel quale truccavo e pettinavo spose. Poi mi piace tutto ciò che riguarda l’estetica, mi piace la moda e sono collezionista di scarpe. Mi sarebbe piaciuto fare la designer di interni perché mi piace arredare, cercare cose particolari per le case. Ho cominciato la mia avventura per pagarmi gli studi come maestra di scuola materna poi, fortunatamente, ho trovato il campo lavorativo per il quale ho dato vita, anima e corpo.
Allora ti attendiamo qui al “Gente di Mare Festival” come vuoi salutare il tuo pubblico svizzero? Beh, che posso dire io sarò in Svizzera il 4 ottobre e precisamente 3 giorno dopo il mio compleanno, inoltre è la mia prima volta a Zurigo, quindi aspettatemi e festeggeremo insieme!
Eveline Bentivegna