Il Tribunale distrettuale della città sulla Limmat ha condannato il 27enne a 12 anni di carcere
Il 27enne neonazista Sebastian è stato condannato dal Tribunale distrettuale della città sulla Limmat per aver sparato ad un uomo nel Niederdorf di Zurigo, ma vediamo prima i fatti.
A gennaio del 2012 il neonazista è stato condannato a 39 mesi di carcere per ben 44 delitti di vario tipo come ad esempio la discriminazione razziale e lesioni corporali, Sebastian però aveva fatto ricorso rivolgendosi al Tribunale federale e la condanna è stata annullata. Ma Sebastian non agirebbe solo in Svizzera, infatti, la Procura tedesca lo ritiene il capo di un gruppo di neonazisti terroristi chiamati “Werwolf-Kommando” (comando lupo mannaro), inoltre viene rimproverato di aver voluto “eliminare il sistema politico della Repubblica Federale Tedesca” insieme ai suoi colleghi nazisti.
Sebastian, che porta un tatuaggio di Hitler sul petto, nella notte di sabato 5 maggio del 2012 ha avuto un litigio con un altro uomo nel Bar Double-U nel Niederdorf di Zurigo. I due continuano a litigare davanti al bar per proseguire poi davanti alla filiale del McDonalds. Sebastian ha portato con sé un’arma, la sua pistola Astra 2000 di calibro 6.35, l’ha uscita, ha mirato e ha sparato, ha colpito la sua vittima nel petto, sull’altezza della quarta costola. La pallottola ha passato un polmone ed è rimasta infilata sotto la scapola, l’uomo avrebbe potuto morire, non è morto grazie ad un’operazione d’emergenza. La procura lo accusa della volontà di uccidere la vittima o che comunque si sarebbe rassegnato ad accettare la sua morte. Il primo colpo lo ha sparato da una distanza di massimo 60 a 80 centimetri, ha sparato anche un secondo colpo da una distanza di un paio di metri, senza colpirlo. Il giorno dopo la sparatoria Sebastian fugge ad Amburgo, lì ha dei contatti con l’ambiente neonazista, non sono i suoi colleghi ad accoglierlo alla stazione Amburgo-Harburg, ma la polizia, l’arma ce l’ha ancora con sé. Due mesi dopo viene consegnato nelle mani della giustizia svizzera e confessa.
Lo scorso mercoledì si è tenuto il processo contro Sebastian, lui si è giustificato dicendo che ha agito per legittima difesa: “Conosco troppo bene l’avversario, so di cosa è capace”, ma contro l’accusato c’era il fatto che lui stesso ha inviato un messaggio ad un conosente scrivendo: “Tradimento non è perdonabile, l’ho fatto per questo” (traduzione dallo zurighese). La Procura ha denunciato il delitto come omicidio volontario, avrebbe mirato e sparato coscientemente, ed ha chiesto una condanna di 15 anni di carcere con successiva custodia. L’avvocato dell’accusato invece aveva chiesto 3 anni di carcere e una terapia ambulante, il suo mandante avrebbe agito per legittima difesa. La Corte però ha dato largamente retta all’accusa, lo ha dichiarato colpevole di omicidio volontario, perché Sebastian ha sparato subito senza lasciare una chance alla vittima. Anche la legittima difesa non è stata accettata come giustificazione, l’autodifesa, paura o panico potrebbero essere esclusi come motivo per il delitto, basandosi sulle affermazioni di testimoni che non hanno osservato nessuna attività di attacco da parte della vittima.
Qualche dato:
Si presume che la Svizzera non sia colpita da nessun gruppo di estrema destra al momento. Nel 2005 la Polizia federale ne ha calcolati circa 1200 e circa 800 simpatizzanti interessati dell’ambiente di estrema destra svizzera. Inoltre sono stati registrati 111 casi riguardanti quell’ambiente. Le attività di neonazisti si rivolgono soprattutto contro gli stranieri, contro persone con altre idee politiche, omosessuali ma anche senza tetti o drogati, inoltre ultimamente hanno preso di mira anche l’ambiente degli skater nonostante questi spesso non manifestino preferenze politiche.