Care italiane e cari italiani, alcune considerazioni sull’appuntamento elettorale del 17 aprile. Qui in Svizzera il referendum è tenuto in gran conto perché strumento di espressione diretta della volontà dei cittadini. Ora anche noi abbiamo un’occasione imperdibile di onorare l’istituto del referendum andando a votare. Infatti, nel degrado della politica italiana, questo istituto riporta il potere nelle mani dei cittadini e diviene strumento per avviare quella ricomposizione nella nostra società così minata da anni da una politica disgregativa e passivizzante del cittadino.
Andiamo a votare per far emergere di nuovo la voce dei cittadini e contribuiamo a raggiungere il quorum! Inoltre, ben presto, saremo chiamati a votare su nuovi referendum riguardanti: la Scuola; Trivelle Zero, continuazione con l’attuale referendum; Inceneritori; Beni Comuni; www.referendumsociali.info
Con il Referendum Trivelle, possiamo esprimere il nostro parere sulle scelte energetiche del Paese ed in particolare sul via libera o no ad ulteriori trivellazioni petrolifere. A questo proposito, alcune informazioni tratte da “Scienziato Preoccupato”
“La volata a questa scelta l’ha data Monti nel 2013, con l’approvazione della Strategia Energetica Nazionale (SEN). L’ “assist” e’ stato fornito da Prodi, che ci ha ricordato tutto il petrolio che giace sotto ai nostri piedi e Renzi ha concluso l’opera, con l’approvazione del decreto “Sblocca Italia”. Con questo atto Renzi ha dato in concessione il nostro Paese alle multinazionali le quali potranno liberamente trivellare il Paese e i suoi fondali, alla ricerca dell’ultimo petrolio. Alle multinazionali rimarrà una barcata di soldi (15 miliardi di euro sono gli investimenti previsti, ampiamente coperti dalla vendita di petrolio e gas), per noi ci sarà solo un’elemosina sotto forma di “royalties” (333,6 milioni di € nel 2012, 5,4 euro per ogni italiano), qualche posto di lavoro precario e l’inquinamento, nei limiti di legge, della terra, del mare, del suolo. L’obiettivo di questa svendita è quello di trovare ed estrarre, per qualche decina di anni, l’ultimo gas e l’ultimo petrolio presente in Italia: in tutto, le riserve di gas e petrolio accertate nel 2012 ammontano a 131 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (TEP), quelle probabili sono 153 milioni di TEP. Quindi se va bene … disponiamo di gas e petrolio di produzione nazionale per 284 milioni di TEP . Il nostro attuale consumo annuale di combustibili fossili… è di 135 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Pertanto, tutto il petrolio e tutto il gas che sicuramente sta sotto ai nostri piedi ci basterebbe per coprire, si e no, due anni di consumi. E poi?
Eppure in Italia c’è una “miniera” inesauribile che si potrebbe ben conciliare con le altre vocazioni del nostro Paese: la produzione di cibo buono, il bel paesaggio, la cultura.
Questa miniera “verde” è rappresentata dagli scarti agricoli, i reflui zootecnici, gli scarti di cucina che si degradano a metano (biometano) e che, può essere immesso nella rete di distribuzione del gas ed utilizzato al posto del metano fossile che oggi compriamo dalla Russia, dalla Libia, dai paesi del Mare del Nord….”, http://federico-valerio.blogspot.it/2014/09/trivelle-per-tutti-il-raschia-barile.html,
Un passo decisivo per il bene dell’Italia lo possiamo fare il 17 aprile, andando in massa a votare, il 50% piu uno degli aventi diritto al voto, e facendo trionfare il SI.
Votando SÌ tuteliamo definitivamente le acque territoriali italiane; le attività petrolifere andranno progressivamente a cessare, secondo la scadenza “naturale” fissata al momento del rilascio delle concessioni.
Difendiamo il patrimonio culturale paesaggistico italiano; il turismo; la pesca che si esercita entro le 12 miglia; tuteliamo i legittimi interessi delle popolazioni che nelle aree interessate vivono e lavorano. Ci esprimiamo sul futuro energetico del nostro paese: ridurre progressivamente le fonti fossili, aumentare quelle rinnovabili. Sosteniamo quelle regioni e quei cittadini che hanno richiesto il referendum, torniamo a decidere collettivamente sul nostro futuro. Votiamo e votiamo SÌ
Per Reti di Pace
Emanuela Baliva
www.retidipace.it
Per approfondimenti
www.fermaletrivelle.it.
www.adista.it/articolo/56152
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