Zurigo, 11 febbraio 2011 – Cinquant’anni di storia, cinquant’anni al servizio della persona nella loro crescita sociale e professionale.
Non è facile per un giovane dirigente, che da pochi anni ha superato la soglia dei suoi primi quarant’anni, raccontare il bene che ha fatto l’ENAIP per la formazione professionale nell’elevare il livello di istruzione di tanti lavoratori in Italia e in tutta la sua rete estera, quindi anche nella nostra realtà in Svizzera.
La storia dell’ENAIP nasce idealmente con la nascita delle ACLI. Nel 1946, agli inizi proprio del movimento aclista, venne pubblicato un opuscolo dal titolo “L’istruzione Professionale” a cura del prof. Luigi Palma. La Presidenza Centrale nel presentare tale pubblicazione, metteva al centro dell’operato delle ACLI proprio l’elevamento a migliori condizioni di vita del singolo, passando dalla formazione professionale; se teniamo conto anche del contesto dell’epoca della massa di lavoratori duramente provati dalla tremenda esperienza della guerra. Molti anni dopo, anche Livio Labor, ricorderà che l’interessamento delle ACLI ai problemi della formazione professionale dei lavoratori è, e deve essere una naturale vocazione del neonato movimento.
Tant’è che ancora oggi è sancito dagli Statuti ACLI di ogni Nazione ove esiste il “nostro” Movimento, nell’art. 3 cpv. b, che uno dei servizi sociali attraverso le quali le ACLI realizzano una rete di esperienze, di solidarietà, di auto organizzazione e di risposta ai bisogni materiali e sociali delle persone passano “nella formazione ed orientamento professionale e nelle politiche del lavoro”, attraverso l’Ente Nazionale ACLI per l’Istruzione Professionale (ENAIP).
Proprio questo sembra essere ed è giustificata la ragione fondativa dell’ENAIP, sintetizzabile nella parola “elevazione”; dunque un principio di emancipazione socio-culturale del mondo dei lavoratori. Anche il discorso di S.S. Paolo VI nel 1963, ad un Convegno studio ENAIP sulla Formazione professionale, diceva che l’Ente delle ACLI e le ACLI stesse dimostrano una feconda sensibilità nell’interpretare ed anticipare i tempi tenendo conto delle reali esigenze dei lavoratori, così come vi è stato il merito di aver dato origine ad una vasta e promettente rete di scuole professionali atte a dare una risposta concreta ad ogni esigenza formativa. Da questi presupposti si può ben capire come a fine anni ’60 cresce l’impegno all’estero tra i lavoratori italiani in Germania, Svizzera e Belgio, prima e poi verso la Francia, Gran Bretagna, ecc. Il Movimento segue le masse migratorie per dare una risposta nel sociale (tutela p. es. attraverso il Patronato ACLI) e subito una risposta a quella massa di lavoratori non qualificati che si trovano proiettati nelle fabbriche di ogni tipo, dove si richiede una certa qualificazione professionale. L’ENAIP partecipa attivamente persino alla definizione della legge-quadro della formazione professionale (legge 845/78), alla luce di una piattaforma intitolata “La riforma della formazione professionale nella prospettiva della piena occupazione e di un nuovo sistema formativo”. Questa legge, negli anni a venire fino alla fine degli anni ‘90, diviene proprio la base per la qualificazione professionale di molti connazionali in Svizzera, che grazie al supporto di fondi del Ministero del Lavoro, acquisiscono titoli di qualifica professionale riconosciuta in diversi settori del mondo del lavoro in Svizzera, permettendo una facilitazione nell’inserimento attivo come forza lavoro qualificata. In molti casi è stata la base anche per l’inserimento nel sistema formativo locale che ha permesso a molti di entrare nel ciclo della formazione continua e permanente permettendo anche una carriera professionale. Chiaramente oggi i tempi sono altri, ed altre sono le risposte che l’ENAIP tende a dare attraverso la sua rete internazionale nel creare scambio tra diverse esperienze europee e diventare terreno di scambio delle competenze formative nel Paese in cui si opera, partecipando a programmi formativi con Enti e Istituzioni pubbliche locali. È in questa ottica che negli ultimi anni si sta tentando di dare una collocazione di servizi formativi/consulenza “più integrata” nella realtà locale, assumendo compiti che vanno al di là dell’emigrazione. Oggi, anche ENAIP Svizzera offre le sue azioni formative a nuove fasce di utenza, ai nuovi migranti, con nuovi settori di intervento. Se pensiamo ad un ragionamento puramente statistico oggi, mediamente in un anno, il sistema ENAIP nel mondo produce circa 3500 attività corsuali, con 60000 allievi e con 20 milioni di ore formative. Sono passati per l’ENAIP, in Svizzera, 50 anni di presenza attiva nel settore formativo, ma l’obiettivo di ieri e di oggi resta ancora quello di promuovere un sistema formativo aperto ed integrato, centrato sul diritto del cittadino all’istruzione (qualunque sia la sua provenienza) e alla formazione, in stretta relazione con le politiche del lavoro locale e con uno sguardo attento a quanto si muove nell’ambito formativo europeo.
Paolo Vendola
DIRETTORE ENAIP SVIZZERA