Venticinque anni di attività associativa sono un traguardo degno di essere festeggiato. Non fa eccezione il circolo bergamaschi di Lucerna che ha inteso ricordare nel migliore dei modi la nascita dell’associazione, avvenuta nel lontano 24 aprile 1988.
Come ha tenuto a precisare il presidente, cav. Giulio Rossi, il circolo nacque dall´entusiasmo e dalla volontà di alcuni immigrati bergamaschi e si propose, fin dall’inizio, di essere per i suoi soci il fulcro per la promozione dell’integrazione, per il mantenimento delle radici con i luoghi di origine e per l´attività associativa dedicando sempre più spazio agli eventi ludo-gastronomici. Il loro motto è sempre stato: “truass per stà be nsema è diertiss” (trovarsi per star bene insieme e divertirsi).
Oggi, 28 aprile 2013, qui al centro italiano Grosshof, accanto ai soci del circolo ed al loro presidente, sono convenuti per festeggiare il 25° anniversario del circolo, i rappresentanti delle associazioni bergamasche svizzere, i rappresentanti delle associazioni locali, e le autorità sia svizzere che italiane nonché i rappresentanti della provincia di Bergamo.
Il presidente, cav. Giulio Rossi, dopo i convenevoli e dopo aver illustrato i fatti salienti che hanno evidenziato la vita del circolo in questi ultimi 25 anni, ha presentato i numerosi ospiti: il sindaco di Lucerna signor Stevan Roht, il console generale dott. Mario Fridegotto, i Cav. Nicola Colatrella e Mario Riva, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comites ed una folta delegazione proveniente da Bergamo: il rag. Carlo Personeni ed il dott. Massimo Fabretti, rispettivamente presidente e direttore dell’ente begamaschi nel mondo, Padre Diego Brunello superiore dei Gesuiti di Bergamo, Don Todeschini missionario bergamasco, l’ing. Giuseppe Mazzoleni vice sindaco di Bergamo e Don Mimmo Basile, della Missione Cattolica di lingua Italiana nel Canton Lucerna
Il sindaco di Lucerna ha espresso la gratitudine della città agli immigrati bergamaschi che furono una delle prime ondate di immigrazione in Svizzera e che si fecero apprezzare non solo nelle attività tradizionali, dove solitamente venivano occupati gli immigrati ma anche nell’ambito agricolo e forestale, come bergamini, boscaioli, borratori etc. La delegazione proveniente da Bergamo ha poi tenuto a sottolineare, con quanta attenzione e dedizione la provincia di Bergamo sia vicina e sostenga i suoi 55000 (cinquantacinquemila!) emigranti, e lo fa tramite l’ente Bergamaschi nel mondo, che ha lo scopo di assistere moralmente e materialmente i conterranei sparsi nel mondo. Tale sostegno si concretizza grazie alla rete dei 42 Circoli Bergamaschi, all’accordo con istituzioni e all’opera dei missionari bergamaschi nel mondo. Il console generale porge il suo saluto ed elogia la perfetta organizzazione della manifestazione, complimentandosi con gli organizzatori. Dopo la Santa Messa e la toccante omelia di Padre Diego Brunello, che chiude la prima parte della manifestazione, si passa alla parte gastronomica. Si inizia con l’aperitivo al buffet, che permette ai convenuti di socializzare per poi passare al pranzo, preparato sapientemente dai soci del circolo e con l’ausilio di un cuoco bergamasco professionista. Durante gli intervalli fra le varie portate, abbiamo potuto ascoltare gli interventi di alcuni dei rappresentanti delle associazioni ed abbiamo assistito alla premiazione dei consiglieri del circolo, omaggiati con una medaglia ricordo da parte dell’ente Bergamaschi nel Mondo. Dopo il commiato e la promessa di rivedersi al prossimo giubileo, gli ospiti sono stati accompagnati in visita la nostra bella città.
Antonio De Angelis