La scorsa domenica è durata 25 ore. L’ora legale è finita domenica 29 ottobre: alle ore 03:00 della notte di domenica abbiamo spostato gli orologi indietro di un’ora alle 02:00. Sia nell’ora legale che nell’ora solare: da cinquant’anni l’unità di tempo, il secondo, viene determinata basandosi su proprietà atomiche e non più tramite la rotazione della terra.
Dal tempo astronomico al tempo atomico
Il tempo viene misurato già da millenni. Per effettuare tali misurazioni ci si è basati sul movimento della Terra rispetto al sole. Anche l’unità di misura del tempo, il secondo, è stata quindi vincolata alla rotazione della Terra sul proprio asse: la lunghezza di un giorno solare medio è stata fissata per definizione a 86’400 secondi. Tuttavia, la velocità di rotazione della Terra non è costante. Lo si è constatato a partire dal 20° secolo con le misurazioni del tempo ad alta precisione. Dagli anni ’50 disponiamo di orologi atomici, con cui si può determinare il secondo in modo molto più preciso e stabile di quanto si possa fare mediante la rotazione terrestre.
Nell’ottobre del 1967 in occasione della Conférence Générale des Poids et Mesures a Parigi il secondo è stato ridefinito utilizzando un processo atomico.
Un’unità misurabile con la massima precisione
Che cosa sia il tempo è in ultima analisi una questione filosofica, cui si può difficilmente rispondere. Si può invece rispondere facilmente alla domanda relativa a come si può in linea di principio misurare il tempo: da un punto zero definito arbitrariamente si contano degli eventi regolari (ad esempio le oscillazioni di un pendolo, il movimento di un meccanismo di orologeria o le oscillazioni in un atomo) creando in tal modo una scala temporale. L’ora attuale è quindi un punto su questa scala temporale. Quanto più regolari sono gli eventi contati, tanto più accuratamente si può misurare il tempo.
Le oscillazioni degli atomi di cesio utilizzate negli orologi atomici sono così regolari che con tali orologi si può determinare il tempo con la massima precisione. Il secondo è l’unità di misura, che può essere determinata con una precisione di parecchi ordini di grandezza superiore a quella delle altre unità. Con gli orologi atomici più precisi al mondo è possibile misurare il secondo con una precisione fino a 16 cifre dopo la virgola decimale.
In collaborazione con il Laboratoire Temps Fréquence dell’Università di Neuchâtel, l’Istituto federale di metrologia responsabile dell’ora ufficiale svizzera ha sviluppato il campione primario di frequenza FoCS-2, con cui si può realizzare il secondo con una tale precisione, che in 30 milioni di anni differisce dall’ora esatta di un solo secondo. La massima precisione nella misurazione del tempo non è fine a se stessa. Quanto più precisamente si possono eseguire le misure di tempo, tanto meglio funzionano ad esempio i sistemi di comunicazione o di navigazione satellitare.