Maggior numero di rifugiati registrato dalla seconda guerra mondiale. Paesi come il Pakistan, l’Iran e il Libano hanno ospitato un maggior numero di rifugiati rispetto ad altri Stati
I dati relativi alle migrazioni forzate contenuti nel rapporto Global Trends riguardano tre gruppi diversi: i rifugiati, i richiedenti asilo e gli sfollati interni. Il numero relativo ai rifugiati ammonta a 16,7 milioni di persone a livello globale, 11,7 milioni dei quali sono sotto il mandato dell’Unhcr, mentre i rimanenti sono stati registrati dall’organizzazione sorella dell’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees, Unrwa). Questi numeri sono i più elevati rilevati dall’Unhcr dal 2001. Inoltre, alla fine del 2013 più della metà dei rifugiati sotto il mandato dell’Unhcr (6,3 milioni) era in esilio da più di cinque anni. Complessivamente, gli afghani, i siriani e i somali – che insieme rappresentano oltre la metà del totale dei rifugiati a livello mondiale – costituiscono le nazionalità maggiormente rappresentate tra le persone di cui l’Unhcr si prende cura. Intanto paesi come il Pakistan, l’Iran e il Libano hanno ospitato un maggior numero di rifugiati rispetto ad altri Stati. Se si guarda alle diverse regioni, l’Asia e il Pacifico hanno ospitato il maggior numero di rifugiati, complessivamente 3,5 milioni di persone. L’Africa sub-sahariana ha accolto 2,9 milioni di persone, mentre il Medio Oriente e il Nord Africa hanno visto arrivare sui loro territori 2,6 milioni di migranti forzati.
Richiedenti asilo
Oltre ai rifugiati il 2013 ha visto 1,1 milioni di persone presentare domanda di asilo, la maggior parte dei quali nei paesi sviluppati (nel 2013 la Germania è diventato il paese con il più elevato numero di nuove domande di asilo). Un numero record di 25.300 domande di asilo sono state presentate da minori (bambini che sono stati separati dai genitori o minori stranieri non accompagnati). I cittadini siriani hanno presentato 64.300 domande, più di qualsiasi altra nazionalità, seguiti dai richiedenti asilo provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo (60.400) e da Myanmar (57.400).
Sfollati interni
Gli sfollati interni – ovvero quelle persone che sono costrette ad abbandonare le loro case, ma che rimangono comunque all’interno nel proprio paese – hanno raggiunto la cifra record di 33,3 milioni di persone, rappresentando l’incremento più elevato rispetto a ogni altro gruppo di cui si parla nel rapporto Global Trends. Per l’Unhcr ed altri attori umanitari, aiutare queste persone rappresenta una sfida particolare dal momento che molti di essi si trovano in zone di conflitto, in cui è davvero difficile portare loro gli aiuti e dove mancano norme di protezione internazionale in favore dei rifugiati.
I bambini
“I bambini rifugiati, molti dei quali non sono accompagnati, sono spesso trattenuti in condizioni non sicure e inadeguate. Sono anche molto più vulnerabili ad abusi, sfruttamento ed altre violazioni dei loro diritti. Tutti i bambini hanno diritto alla protezione, come sancito dalla Convenzione Onu sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed in particolare, più che mai, i bambini rifugiati”. Nella giornata mondiale del Rifugiato, l’Unicef chiede ai governi “di garantire ai bambini rifugiati le stesse cure, servizi, dignità e protezione di tutti gli altri bambini. Questi bambini, senza avere alcuna colpa, hanno già dovuto vivere traumi che superano il limite di sopportazione umana; quando cercano un rifugio sicuro, devono riceverlo”.