Il ministro dell’Interno e il ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione hanno deciso di avviare una approfondita riflessione e attenta valutazione sul contributo per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno degli immigrati regolarmente presenti in Italia”. Con queste poche righe di comunicato, i ministri Annamaria Cancellieri e Andrea Riccardi, hanno stemperato le polemiche scoppiate martedì 3 gennaio sulla tassa di soggiorno per gli immigrati introdotta da un decreto del 6 ottobre del governo Berlusconi e che entrerà in vigore a fine gennaio. I ministri gettano acqua sul fuoco spiegando che “in un momento di crisi che colpisce non solo gli italiani ma anche i lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese, c’è da verificare se la sua applicazione possa essere modulata rispetto al reddito del lavoratore straniero e alla composizione del suo nucleo familiare”. Un passo in avanti verso le richieste arrivate dal centro sinistra e dalle associazioni di volontariato e solidarietà. Un passo in avanti che trova consenso nelle parole di Livia Turco, responsabile Forum immigrazione del Pd: “Apprezziamo la volontà dei ministri Cancellieri e Riccardi di riconsiderare quella odiosa tassa, ma ribadiamo che l’unica soluzione veramente equa sarebbe la sua abolizione in modo da far pagare agli immigrati quello che pagano gli italiani per il disbrigo delle normali pratiche burocratiche” . Consenso arriva anche da Fli, Udc e Idv. Il finiano Granata elogia la “sensibilità sui temi dell’immigrazione” che, adesso, potrà portare anche “alla nuova normativa per la cittadinanza”, Orlando (Idv) e Ronconi (Udc) plaudono ai ministri. Duro, invece, il commento della Lega Nord. A prendere posizione a nome del Carroccio è l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, secondo cui “il governo vuole cancellare il mio decreto sul permesso di soggiorno a pagamento”, ha detto l’esponente padano. “Io dico alla ministra Cancellieri di non azzardarsi a farlo, sarebbe un attacco ai diritti di chi lavora e paga la crisi che la Lega non può accettare” , ha poi concluso Maroni. Critico anche il pidiellino Gasparri: “Le nuove norme sul contributo per il rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno sono giuste e non vanno toccate”.