Giunta al termine, la 69esima edizione dei “Golden Globe”, uno dei maggiori riconoscimenti nell’ambito dell’intrattenimento cinematografico e televisivo, vede trionfare un film muto e in bianco e nero che narra l’odissea di un artista degli anni ’20. All’originale e ambizioso progetto del regista francese Michel Hazanavicius sono stati assegnati ben 3 globi come miglior commedia-film musicale, miglior attore protagonista in un musical o commedia, andato a Jean Dujardin, e migliore colonna sonora, firmata Ludovic Bource. Due riconoscimenti, invece, per “The Descendant”, di Alexander Payne, come migliore film drammatico e migliore attore protagonista, George Clooney, che pare abbia conquistato il pubblico nel ruolo di un uomo che, perdendo tragicamente la moglie, si ritrova a gestire quel che resta della famiglia, tra adolescenze complicate e sofferenti per la perdita della donna e situazioni economiche importanti fino ad allora mai affrontate, inconsapevole che il suo matrimonio era un rapporto ormai esaurito. Il globo come migliore attrice protagonista in un film drammatico è stato invece assegnato a Meryl Streep, per la sua interpretazione della “Lady di Ferro”, che conferma la sua grandezza nella discussa pellicola su Margaret Thatcher, film diretto da Phyllida Lloyd e dedicato all’unico primo ministro donna della storia del Regno Unito. Con questo globo, Meryl Streep arriva a quota otto: quando è salita sul palco per i ringraziamenti si è dichiarata “molto orgogliosa di questo film”. L’attrice ha stupito il pubblico grazie ad un lungo abito nero con il corpetto in pizzo in style cowgirl.
Michelle Williams ha ricevuto il premio come migliore attrice protagonista nel musical “My week with Marilyn”, dove veste i panni di Marilyn Monroe. Woody Allen ha vinto il globo d’oro per la migliore sceneggiatura grazie al film “Midnight in Paris”, interpretato da Owen Wilson. Nella commedia, il protagonista si perde per Parigi e dopo la mezzanotte fa un salto nel passato, dove si ritrova a chiacchierare con i protagonisti di quella che considera l’età dell’oro. Il film in 3D “Hugo Cabret”, in cui è narrata la vicenda di Hugo, un orfanello che abita in una stazione ferroviaria di Parigi, fa conquistare il premio per la miglior regia a Martin Scorsese. Vincitore del Globo come migliore film straniero l’iraniano “The Separation”, il cui regista ha dedicato la vittoria alla sua gente, pacifica e amorevole. Questi i principali premi distribuiti durante la sfavillante serata al Beverly Hilton hotel che ha visto sfilare le più grandi celebrità di Hollywood. Durante la serata, condotta da Ricky Gervais, non sono mancati i riferimenti al cinema italiano, anche se ormai è praticamente assente dai grandi palcoscenici hollywoodiani. Madonna, premiata per “Masterpiece”, la migliore canzone originale, ha raccontato che le sue maggiori fonti d’ispirazione sono i film di Fellini e Visconti. Una citazione anche per Sofia Loren, da parte di un emozionato Morgan Freeman, durante il discorso di ringraziamento per il premio alla carriera, il Cecil B. DeMille Award. Per quanto riguarda la televisione, “Homeland” ha vinto come migliore serie drammatica e “Modern Family” come migliore serie comedy. Claire Daines, protagonista di “Homeland”, e Kelsey Grammer di “Boss” premiati come miglior attrice e attore drammatico. Matt Le Blanc, a sorpresa, si è aggiudicato il globo d’oro come migliore protagonista di una serie comica, “Episodes”, premio, per l’altro sesso, andato a Laura Dern, per “Enlightened”. Globi d’oro anche per Kate Winslet, protagonista nella miniserie “Mildred Pierce”, e Jessica Lange, migliore attrice non protagonista nella miniserie “American Horror Story”. La miglior serie tv per la giuria della Hfpa è stata invece “Downtown Abbey”.