Una data ricordata contemporaneamente in molti Paesi europei, perchè il tentativo di annientamento degli ebrei d’Europa perpetrato dal nazismo e dai suoi alleati è una parte di storia collettiva che scuote le coscienze
Come ogni anno, il 27 gennaio si celebrerà il Giorno della Memoria, ricorrenza istituita con la legge 211 del 20 luglio 2000 e dedicata al ricordo delle vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei e degli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte nei campi di sterminio nazisti. La data scelta per questa giornata commemorativa non è casuale: era infatti il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Auschwitz, scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista. In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi, Chelmno e Belzec, ma questi campi detti più comunemente di “annientamento” erano delle vere e proprie fabbriche di morte dove i prigionieri e i deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo pochi “sonderkommando”, che in italiano vuol dire unità speciale. Tuttavia l’apertura dei cancelli ad Auschwitz, dove 10-15 giorni prima i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con sé in una “marcia della morte” tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa, mostrò al mondo non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento del lager. Le città italiane per il Giorno della Memoria si sono prodigate nella preparazione di varie iniziative. Tra le tante ricordiamo Milano, dove ci sarà la deposizione di corone alla lapide dell’ex Albergo Regina, comando SS e Quartier Generale della Gestapo tra il 1943 ed il 1945. Interverranno all’evento vari rappresentanti della comunità ebraica di Milano. Sempre a Milano, inoltre, alla Loggia dei Mercanti, si terrà una manifestazione pubblica con letture di testimonianze della deportazione nei lager nazisti, con i saluti di Gianfranco Maris, presidente della Fondazione Memoria della Deportazione e Aned, e di Giuliano Pisapia, sindaco di Milano. A Roma, sempre il 27 gennaio, all’interno del salone centrale del Complesso del Vittoriano, sarà invece inaugurata la mostra “I ghetti nazisti”, promossa dal Comune in collaborazione con la presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero per i Beni e le Attività culturali, che resterà aperta al pubblico fino al 4 marzo 2012.
L’esposizione, curata da Marcello Pezzetti, direttore scientifico della Fondazione Museo della Shoah di Roma, Sara Berger e Bruno Vespa, nasce con l’intento di ripercorrere la storia dei ghetti nazisti in Polonia, dal 1939 al 1944: la loro istituzione, la vita quotidiana al loro interno, la fame, le malattie, la violenza, il lavoro coatto, le deportazioni, la resistenza e le liquidazioni finali. A Firenze, invece, presso il palazzo Medici Riccardi, Galleria delle Carrozze, il presidente della Provincia, Andrea Barducci, prenderà parte alla cerimonia di inaugurazione della targa “I nomi della Deportazione Toscana 1943-1945”, una targa che ricorda nomi di uomini, donne e bambini che furono arrestati dai nazisti tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945 e furono deportati nei campi di concentramento e sterminio. A Venezia, invece, domenica 29 gennaio, presso il Teatro Carlo Goldoni, si terrà lo spettacolo lirico “Il Diario di Anne Frank” di Grigorij Frid, al termine del quale verranno recitate le poesie dei bambini di Terezin. Anche il cinema è sensibile a questa ricorrenza e, già dallo scorso 13 gennaio, è possibile assistere nelle sale cinematografiche alla proiezione del film La chiave di Sara, diretto da Gilles Paquet-Brenner, dedicato ai dolorosi fatti del Velodromo d’Inverno, luogo in cui vennero concentrati migliaia di ebrei parigini prima di essere deportati nei campi di sterminio. Le reti televisive italiane, inoltre, in occasione di questa giornata commemorativa, propongono programmazioni speciali, documentari e film dedicati all’Olocausto. Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebreo, è celebrato anche da molte altre nazioni, tra cui la Germania e la Gran Bretagna, così come dall’ONU, in seguito ad una risoluzione del 1º novembre 2005.