Mentre il mondo intero piange la scomparsa improvvisa del re del Pop, la polizia indaga sulla morte, sulla somministrazione di una dose eccessiva di farmaci. Mentre l’America lo piange ballando per strada al ritmo delle sue canzoni, cresce l’alone di mistero che circonda la morte di Michael Jackson. Mistero per certi versi mediatico, ma certamente alimentato anche dagli interessi milionari che la sua scomparsa comporta. Dal punto di vista ufficiale non sono state fornite dichiarazioni dalle autorità. Il vice coroner della Contea di Los Angeles, Ed Winter si è limitato a confermare che l’autopsia si è svolta ieri, ma i suoi risultati potrebbero essere resi noti solo «tra settimane ». Dal punto di vista ufficioso, invece, la morte del re del Pop incomincia ad ammantarsi di mistero. Secondo il sito web di TMZ, il primo media americano a dare la notizia della morte di Jackson, successivamente confermata via via anche dai giornali più importanti, Michael Jackson sarebbe morto a causa di una dose eccessiva di un farmaco narcotizzante, chiamato “Demerol”. Jackson era solito assumerlo perchè gli consentiva di alleviare il dolore provocatogli dai tanti, troppi trattamenti alla pelle e al viso a cui si era sottoposto da anni. Questa morfina sintetica gli sarebbe stata prescritta e – forse – iniettata dal suo medico Ho 47 anni e cerco lavoro come assistente a domicilio, al 80% o ad ore, ho esperienza in ospizio con corso di assistenza a domicilio, Cantone ZH, lingue: italiano, spagnolo, portoghese e un po’ di tedesco. Tel. 043 205 21 26 personale, che ora gli investigatori vorrebbero ascoltare nell’ambito della inchiesta aperta sulla sua morte, avvenuta alla vigilia di una serie di attesissimi concerti a Londra . Secondo quanto detto a TMZ dai familiari di Jackson presenti con lui in casa la mattina del ricovero, l’iniezione sarebbe stata fatta alle 11:30. Poco dopo il cantante è stato colto da malore. Dai rapporti ufficiali risulta che la telefonata d’emergenza per chiedere l’intervento di un’ambulanza è stata fatta alle 12:21 (dunque solo a quell’ora nella villa si sono accorti che Jackson stava male). La persona che ha effettuato la chiamata aveva detto: «È sul letto e non risponde ai nostri tentativi di rianimarlo». Quando i paramedici sono giunti sul posto, il cuore del cantante si era già fermato, tant’è vero che gli è stato immediatamente fatto un massaggio cardiaco, continuato lungo tutto il tragitto verso l’ospedale. Il paziente è stato dichiarato morto al Ronald Reagan Medical Center di Westwood, fuori Los Angeles, alle 14:26. Citando fonti vicine alla famiglia, ma senza meglio precisarle, TMZ riferisce che secondo i familiari a Michael Jackson sarebbe stata «una dose eccessiva» del farmaco in questione, una dose tale che lo avrebbe prima addormentato, poi ucciso. Di certo il cantante è morto nel sonno. Gli investigatori non hanno rilasciato alcuna dichiarazione al riguardo, in attesa dei risultati dell’ autopsia, eseguita dal coroner della Los Angeles County Lakshmanan Sathyavagiswaran, famoso in America per essere comparso in qualità di testimone nel processo nei confronti dell’ex campione di football O.J. Simpson. Secondo Tmz, tra le persone che gli investigatori si accingono ad ascoltare vi sarebbe anche il medico personale di Jackson, non ancora rintracciato. Nel frattempo l’America continua a celebrare il suo re del pop, tra lacrime a balli. Il Congresso Usa ha interrotto i lavori in su onore. Lo stesso presidente Obama ha ricordato Jackson come una icona della musica, ma ha anche detto che «aspetti della sua vita sono stati tristi e tragici». Dopo le veglie della notte, sono continuati anche ieri i pellegrinaggi verso quelli che i fans hanno eletto come santuari pop: la casa natale di Jackson a Gary, in Indiana, che si trova all’incrocio tra Family Jackson road e Jackson Five road; il Neverland ranch a Santa Barbara,in California; l’ Apollo Theatre di Harlem, a New York, dove Michael tenne le sue prime esibizioni con i Jackson Five. Aveva 9 anni. Ma tutto il mondo è rimasto sorpreso e sconvolto dalla fine improvvisa del Re del pop: dall’India, dal Pakistan, alla Cina e naturalmente l’Europa. I suoi dischi sono andati a ruba nei negozi e nelle vendite online, e sono stati trasmessi da tutti i media. Secondo le stime della stampa americana Jackson ha lasciato debiti per circa 500 milioni di dollari, ma c’è chi sostiene che la sua quota nel catalogo di canzoni (compresi i suoi successi) possa valere fino ad un miliardo di dollari. Ma si tratta ovviamente di una somma virtuale. Il destino dei suoi bambini – Prince Michael, 12 anni, Paris, 11 anni, e Prince Michael Two, 6 anni, soprannominato Blanket – che finora hanno vissuto in un paradiso dei balocchi tra Dubai, l’Irlanda, Las Vegas, il Bahrein, finirà probabilmente per essere deciso da un giudice.
ALFREDO ANSELMO