Dice di non esistere eppure qualcuno lo ha visto lunedì sera nella puntata di debutto su Canale 5. il comico toscano torna in tv dopo anni di assenza, ma delude fortemente. È flop!
Era da giorni che la campagna pubblicitaria invadeva a ritmo martellante la rete Mediaset: si aspettano grandi cose da questo nuovo show del comico toscano. L’attesa è stata trepidante, tipiche di quei programmi a cui si riversano le speranze di risollevare le sorti di una serata dove gli ascolti faticano a decollare. Dopo il clamoroso flop della dodicesima edizione del Grande Fratello, la meno riuscita per quel che riguarda l’assortimento dei partecipanti, il coinvolgimento del pubblico, la poca fantasia delle trovate degli autori, i vertici della rete mediaset hanno deciso di affidare il lunedì sera allo show di Panariello, declassando il reality alla domenica sera, per cercare di limitare i danni dei dati d’ascolto, e comunque la trasmissione della Marcuzzi chiuderà i battenti il 1° di aprile e quindi prima dei termini stabiliti. In diretta dallo studio 5 di Cinecittà, come prevedibile, la prima puntata è stata dedicata a Lucio Dalla, un omaggio che il comico ha voluto dare al cantautore recentemente scomparso. Un ricordo reso con l’intonazione di uno dei più celebri brani di Dalla, una bellissima versione di “Anna e Marco” lanciata da una splendida Nina Zilli che fa il suo primo ingresso nello show, accompagnata nell’esecuzione dal comico fiorentino. Ne segue l’omaggio del pubblico presente in sala con un applauso ripetuto e commosso a Lucio Dalla. “Adesso può dar luce al pubblico” dice Panariello. Tutti sono in piedi. Sul palco, insieme allo stesso Panariello e a Nina Zilli, abbiamo visto una serie di ospiti importanti del mondo della musica e dello spettacolo in genere, ospiti italiani e internazionali: il cantautore James Taylor, Tiziano Ferro, il comico Vincenzo Salemme e l’attrice Micaela Ramazzotti, in questi giorni alla ribalta nelle sale cinematografiche con il nuovo film di Carlo Verdone Posti in piedi in paradiso, il rugbista Sergio Parisse, della Nazionale Italiana.
Molti gli spazi in cui Panariello ha impegnato la scena solo con la sua comicità, pochi i riferimenti politici e forse perché, andato via Berlusconi, rimane poco da dire, infatti l’unico cenno fatto all’ex premier è stato una richiesta: “Torna Silvio!Noi comici non riusciamo a vivere senza di te” ironizza il comico. Guarda però alla politica internazionale con il duetto Sarkosy (Panariello) e Merkel (Vincenzo Salemme). Ma ecco affacciarsi dal balcone un uomo: “È Obama?“, no è Carlo Conti. Intanto Salemme-Merkel pone sotto dettatura a Sarkosy-Panariello una lettera al presidente greco. A lettera conclusa i due ministri si allontanano ribadendo come prossima missione il salvataggio del Portogallo. Più interessato, invece, a prendere di mira gli show televisivi come “C’è posta per te”, “Ballando sotto le stelle”, immagina un possibile nuovo reality “Italia’s got killer”, condotto da Salvo Sottile, e crea un piccolo speciale di Super Quark con il documentario che spiega l’evoluzione umana: dalla scimmia all’uomo Vogue in tutte le sue sfaccettature e stravaganze dettate dal mondo della moda. Panariello non poteva non adeguarsi e fa sfoggio in studio di un abito stravagante con tanto di gonnellino scozzese, copricapo tricolore, occhiali da sole e calzettoni neri. Non poteva mancare l’attualità con un accenno polemico alla tragedia della Costa Concordia: “Tutto per una moldava!”, Molto sentito, invece, l’appello di lasciar ormai in pace la piccola Sarah Scazzi del caso di Avetrana. Durante il suo show, il comico ha potuto anche presentare un nuovo personaggio: si chiama Silvano (“o come dicono in Toscana, Sirvano”), detto il Vaia, ed è il prototipo dell’italiano nullafacente e perditempo che passa le giornate al bar a oziare, bere l’amaro e scrutare il mondo dietro i suoi occhiali scuri. Avremo modo di conoscerlo meglio nelle seguenti puntante. Purtroppo, però, lo show di Panariello non ha dato i risultati sperati. È un duro colpo per la Mediaset che aveva puntato molto su questa trasmissione comica. Inutili i paragoni con lo show del lunedì di Fiorello, Panariello non regge in confronto. In effetti lo spettacolo di Panariello, come quello del collega siciliano, è impostato in stile “one man show”, cosa che riesce benissimo a Fiorello, capace di attirare su di sé milioni e milioni di telespettatori parlando delle abitudini dei giovani, ma che non fa invece parte della comicità del toscano. La comicità di Panariello infatti, si basa più sui personaggi inventati o sulle imitazioni. Due mondi totalmente diversi accumunati solo dalla volontà di far divertire il pubblico. Possibilmente tutti si aspettavano le solite maschere di Panariello, Renato Zero, Mario Il Bagnino, Signora Italia, quanto invece il comico ha proprio voluto dare un’impostazione diversa sin dal titolo dello show “Panariello non esiste”, un titolo provocatorio per presentare un nuovo tipo di show, diametralmente opposto a quello unicamente trasformista di qualche anno fa. C’è da sperare che il flop di questo debutto, possa rimettere il comico sulla retta via per rivolgere il suo sguardo al più florido passato!