E’ primavera e sta per iniziare la stagione dei pollini. Un europeo su cinque, cioè cento milioni di persone, soffre di raffreddore da fieno, con il corteo di starnuti, lacrimazioni, prurito al naso, al palato, agli occhi, bruciore e arrossamento della congiuntivite, secrezione del naso, sonno disturbato. Non tutti lo sanno, ma chi è allergico a parietaria o graminacee può avere un cattivo umore di giorno e un cattivo riposo la notte. Non solo. Dai tutti questi sintomi ci si può difendere non solo con i farmaci, ma anche con dei piccoli accorgimenti. La dottoressa Susanna Voltolini, allergologa all’ospedale San Martino di Genova, su Ok Salute suggerisce undici consigli che possono essere utili per combattere o alleviare i sintomi da pollini. Primo; una volta rientrati a casa dopo il lavoro, cambiate vestiti e lavate i capelli perché possono diventare ricettacoli di pollini. Secondo: durante il giorno fate dei lavaggi nasali con acqua e sale, appositi spray o docce micronizzate che si possono acquistare in farmacia. Tutte queste cose per pulire le mucose nasali, anch’esse ricettacolo di pollini. Terzo: la sera lavatevi il viso, le palpebre, le ciglia e le sopracciglia, o con un detergente o anche con sola acqua. Lavarsi significa eliminare allergeni e sostanze inquinanti che possono depositarsi nelle zone citate. Quarto: evitate le attività all’aperto nelle ore in cui le concentrazioni di pollini sono le più elevate, dalle 10 alle 16. Quinto: a casa fate asciugare le lenzuola e la biancheria al chiuso.
All’esterno c’è la possibilità che vi si depositino i pollini. Sesto: fate arieggiare gli ambienti tenendo aperte le finestre nelle ore più fresche, quando i pollini hanno più difficoltà a vagare nell’aria. In ogni caso, se si tengono accesi i climatizzatori, fare in modo di dotarli di filtri per contrastare l’accesso di pollini. Settimo: evitate passeggiate e gite in campagna o in collina, specie nel periodo di fioritura di alcuni alberi (betulla, carpino, cipresso). In primavera è meglio il mare o la montagna oltre i mille metri, dove la vegetazione decresce col crescere dell’altitudine. Ottavo: se siete costretti a viaggiare in macchina, fatelo con i finestrini chiusi o con il climatizzatore, perché sono dotati di filtri antipolline. Se viaggiate in moto, usate i caschi integrali. Nono: tenete presente che la maggiore concentrazione di pollini avviene quando tira vento e quando c’è il sole. La pioggia in genere abbatte i pollini. Quando però piove, aumentano i problemi con la parietaria, perché l’umidità frammenta i pollini di questa pianta che raggiungono più in profondità le vie aeree. Inoltre, bisogna fare attenzione ai temporali violenti, perché possono provocare crisi di asma in coloro che sono allergici ai pollini. Decimo: se portate lenti a contatto, limitatene l’uso durante il periodo della fioritura perché i pollini possono rimanere impigliati fra la lente e l’occhio. E’ meglio usare gli occhiali da sole. Undicesimo: durante il periodo della fioritura bisogna evitare vino, birra e superalcolici, perché dilatano i vasi e provocano produzione di muco. Con tutti questi accorgimenti, si possono ridurre ma non eliminare i sintomi, che quando sono più acuti possono curarsi con i farmaci, in primo luogo gli antistaminici, che bloccano l’attività dell’istamina, cioè una delle principali sostanze responsabili delle manifestazioni allergiche. Gli antistaminici di seconda generazione in gocce o in compresse rappresenta il trattamento di prima scelta per la rinite, “da affiancare”, dice la dottoressa Voltolina “agli antistaminici e agli steroidi topici (uso orale). Per l’asma allergica da pollini la classica terapia inalatoria prevede una vasta gamma di farmaci, sia broncodilatatori sia antinfiammatori in varia combinazione, cui sono aggiunti di recente gli antileucotrieni”. In ogni caso, quando si hanno problemi allergici, è bene consultare il medico e mai indulgere al fai-da-te.