Grandi novità per tutti i fan del cantante sardo, vincitore dell’8°edizione di Amici: un nuovo album celebrato dallo stravolgimento del look che però non distoglie l’interesse per le chiacchiere sulla presunta irregolare vittoria di Scanu al Festival di Sanremo
Si chiama “Così diverso” il nuovo lavoro discografico di Valerio Scanu che è uscito il 20 marzo e anticipato dal singolo “Amami”. Era qualche tempo che Scanu non appariva sulla scena musicale con qualche novità e adesso lo ha fatto in grande stile con un album che annuncia un cambiamento già visibile nel suo aspetto fisico. È proprio questo cambiamento così evidente che ha fatto parlare tanto del giovane cantante e che ha sfoggiato nei giorni scorsi, durante la presentazione del disco. Il nuovo look ha fatto letteralmente impazzire le sue ammiratrici, ma ha anche scaturito non poche battutine sarcastiche per quell’acconciatura che a qualcuno ha ricordato un misto tra Georgie e Lady Oscar.
In effetti quei lunghi e pomposi boccoli, che incorniciano il viso del giovane cantante sardo è proprio curioso e sicuramente originale, “Forse è vero che nel bene o nel male purché se ne parli […] Chissà se qualcuno di quelli che non mi conosceva saprà non fermarsi solamente all’apparenza di una foto e vorrà scoprire chi sono davvero attraverso la mia musica” ha commentato in proposito Valerio. Invece, più che della sua musica, si sente parlare soprattutto della questione che ruota attorno ad un triangolo misterioso formato da Scanu, Pupo e il Festival di Sanremo. Tutti ricorderete che Valerio Scanu fu il vincitore “discusso” della 60° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Per tutte le volte che” nel 2010. Quell’anno parteciparono anche Mr “Gelato al Cioccolato” Pupo con il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il tenore Luca Canonici portando sul palco dell’Ariston il brano “Italia amore mio” che si piazzò dietro Scanu. In questi giorni si è sentito parlare della querela di Scanu nei confronti del buon Pupo, a cui quella posizione è stata sempre scomoda: il ragazzo si è sentito “ingiustamente” infamato dalle recenti dichiarazioni nelle quali il cantante toscano ha affermato che Scanu abbia vinto ingiustamente per delle irregolarità. Pupo, infatti ha rivelato in esclusiva che la Guardia Di Finanza starebbe indagando sulle irregolarità del televoto di quella edizione. È l’ex direttore di “TV sorrisi e canzoni” Gigi Vesigna in un’intervista a spiegare meglio l’accaduto che ha portato Pupo a fare quelle rivelazioni, sostenendo che “Italia amore mio” stava per vincere, ma “sarebbe stato un disastro, perché non c’era proprio la canzone. Mi risulta che sia entrato in azione un funzionario della Rai. Morale: il loro numero di telefono ha smesso di funzionare, dava sempre occupato, ho provato io stesso a chiamare. E ha vinto Valerio Scanu, arrivato a Sanremo grazie ad Amici di Maria De Filippi, che era al secondo posto. Ma c’è riuscito solo perché avevano bloccato il numero telefonico di Pupo e del principe. Un ordine partito dall’alto”. Non sappiamo come si evolverà la situazione, la cosa evidente è che il gossip ha un po’ oscurato l’uscita del singolo “Amami” che ha anticipato l’album, in rotazione dal 9 marzo, ma di cui si è sentito parlare non tantissimo: “Il singolo è il primo brano scritto più di un anno fa, quando abbiamo cominciato il percorso verso il nuovo disco la canzone era parte di un demo arrivato alla mia casa discografica e appena l’ho ascoltato ho capito che sarebbe stato il primo mattone del mio nuovo progetto” piega il cantante. Che sia cambiato qualcosa rispetto al passato è già evidente nel titolo dell’album “Qualcosa di diverso” anche se non tralascia alcuni punti fermi che hanno costituito la sua formazione musicale: “oggi mi sento di parlare con un linguaggio comprensibile a tutti e a livello musicale il mio rimane un genere melodico. In quest’album ho cercato di fare un mix tra quello che sono le mie influenze di oggi e quelle che mi hanno formato in passato, su tutte le note del soul”. Ma il cambiamento c’è e si vede non solo nel suo aspetto fisico ma anche nella sua musica, come spiega Valerio, il nuovo lavoro discografico è diverso “rispetto ai lavori precedenti, a quello che magari ho fatto. Ho voluto fare qualcosa di più mio e intimo, anche se non sono autore di molti testi. Molti sono abbastanza creati sulla mia esperienza di vita, ho lavorato a stretto contatto con autori e produttore. L’album è così diverso perchè richiama la traccia inserita nell’album. Emergo diversamente dal punto di vista musicale e testuale. La canzone omonima ha un significato che va oltre all’amore, qualcosa di più intimo che qualcuno può interpretare come meglio sente. Parla dell’originalità dell’individuo, la trasgressione che ti può far diventare originale. Per esempio io da ragazzo che avevo 9 e 10 in latino avevo i piercing e i tatuaggi e ricattavo mia mamma per farmeli fare. Era un modo per trasgredire allo stereotipo di secchione che magari andava in classe in giacca e cravatta”. Si vede che i piercing e i tatuaggi non gli bastavano più: oggi per trasgredire ci vogliono un disco diverso e… i boccoli!