Sul circuito di Shanghai il tedesco della Mercedes azzecca la strategia dei due pit stop e trionfa dopo 111 GP per la prima volta in una gara di F1. La vittoria del figlio dell’ex campione del mondo, il finlandese Keke Rosberg, riporta dopo 57 anni la casa tedesca sul gradino più alto del podio, la quale, dopo la brillante prestazione, s’inserisce tra i top team. Rosberg è scattato dalla pole (anche questa la prima) e ha fatto una gara perfetta sotto tutti i punti di vista, senza errori e concedendo poco agli avversari. Sarebbe potuta diventare quasi certamente doppietta, se al pit stop non avessero avvitato malamente una ruota a Michael Schumacher, che l’ha costretto al ritiro. Sul podio sono saliti i due piloti della Mc Laren, tuttora la macchina da battere. Jenson Button ha tagliato il traguardo in seconda posizione e recrimina per un pit stop attardato (ruota posteriore bloccata), che gli ha fatto perdere sei secondi e tre posizioni. Comunque neanche senza l’incidente ai box, Button avrebbe superato Rosberg. Con la strategia dei 3 pit stop le Mc Laren si sono ritrovate spesso in mezzo al traffico non potendo sfruttare al massimo il loro potenziale. Hamilton con il terzo posto è salito in testa alla classifica piloti con 45 punti davanti al compagno di squadra Button con 43. In crisi le Red Bull nonostante il 4° (Webber) e 5° posto (Vettel). Negli ultimi giri, nella lotta per il podio, le Red Bull sono state umiliate dalle Mc Laren. La scuderia austriaca manca sul podio ormai da tre gare. È andata peggio del previsto la gara delle due Ferrari.
Il miracolo della vittoria in Malesia non si è ripetuto e la tattica difensiva, con l’obiettivo di racimolare più punti possibili è culminata in una disfatta. Alla fine un misero 9° posto di Alonso che gli ha fatto perdere il primato in classifica generale. Massa è scivolato addirittura al 13° posto. Il brasiliano ha anlizzato perfettamente la gara. “Abbiamo sbagliato strategia nei confronti degli altri”. La scuderia non ha sbagliato solo le strategie, come ammesso anche dai team manager, ma soprattutto non riesce a colmare il divario con le altre vetture sull’aerodinamica, sulla velocità. La Mercedes ad esempio è riuscita a risolvere il problema dell’usura delle gomme, consentendo a Rosberg di fermarsi solo due volte. Il lato positivo è che Alonso non ha perso molto nei confronti di Hamilton (-8), ma se a ogni GP le Ferrari devono cercare principalmente di limitare i danni, il titolo di campione del mondo resta una chimera. Con tutto il rispetto per l’ottimismo di Alonso.