Vice di Kerry nel 2004 rischia trent’anni di prigione per aver usato i fondi della campagna elettorale per tenere l’amante lontana dai media
Forse non tutti ricordano chi è John Edwards, ma molti ne sentiranno parlare, purtroppo non in bene. Nel 2004 fu ad un passo dal diventare vice presidente degli Stati Uniti, sconfitto lui e John Kerry da George Bush. Probabilmente, se la coppia di democratici avesse vinto, ora anche la posizione personale di John Edwards sarebbe diversa. Ma si sa, con i “se” e con i “ma” non si fa la storia e non si cambiano i destini personali degli uomini. E tuttavia, i “se” e i “ma” servono anche ad inquadrare le situazioni. Se John Edwards fosse nato in Italia, probabilmente se la sarebbe cavata con poco o nulla. Cosa è successo al vice presidente mancato? E’ successo che i suoi guai sono iniziati appena dopo la vittoria di George Bush. La faccia pulita di Edwards non era servita ad ottenere più, ma tutto sommato non fu la sconfitta a procurargli guai. Sua moglie Elizabeth si ammalò di tumore al seno e fu operata. L’operazione andò bene e la sofferenza familiare fece posto alla speranza. D’altra parte, non era la prima volta che aveva attraversato un brutto periodo. Figlio di operai, fu il primo della sua famiglia ad andare all’Università. Tra parentesi: negli Usa si va all’Università per meriti, non perché l’Università sia aperta a tutti. Chiusa la parentesi. Al termine degli studi, John aveva conosciuto Elizabeth: fu vero amore, tanto è vero che si sposarono ed ebbero subito Wade nel 1979 e Cate nel 1982. Coppia perfetta e unita di belle persone. Il primo lutto avvenne nel 1996, quando il primo figlio perse la vita in un incidente stradale, a soli 17 anni. Eletto senatore nel 1998, la sua vita familiare procedeva nel modo migliore. La famiglia si allargò con Emma Claire e nel 2000 con Jack. Nel 2004, come detto, si candidò alla presidenza degli Stati Uniti e siccome perse le primarie fu scelto come vice dal candidato dei democratici.
E siamo al 2006, quando sua moglie era guarita dal tumore e lui riprese l’attività politica e decise di candidarsi alla presidenza nel 2008. Le cose cambiarono presto, perché nel 2007 Elizabeth si ammalò di nuovo di cancro, ma prima della malattia il bel John aveva conosciuto una regista amatoriale, Rielle Hunter, con cui inizia una relazione. La donna venne assunta nel suo staff in modo che la loro storia potesse essere vissuta senza fare tanti salti mortali. Da Rielle ebbe una figlia e fu allora che cominciarono seri guai per il candidato che poi perderà ancora una volta le primarie, uscendo definitivamente di scena. Per nascondere, però, la sua relazione con Rielle, utilizzò – e sono questi ora i suoi veri guai – parte dei fondi versati dai suoi sostenitori per nascondere la relazione e tenere la sua amante lontana dai riflettori e dai giornali. Il fatto è che tre anni prima di morire, nel 2010, quindi nel 2007, in piena campagna elettorale, Elizabeth era venuta a sapere della relazione del marito con Rielle e il litigio è stato raccontato nel corso del processo che nel North Caroline si sta tenendo a suo carico per avere, appunto, utilizzato parte (925 mila dollari) dei fondi della campagna elettorale per fini diversi dai quali li aveva ricevuti da due sostenitori (in America le donazioni sono non solo legali, ma devono essere anche rendicontate per legge). A raccontarlo ai giudici è stata l’amica di Elizabeth e consigliera di John, Christina Reynolds. Non solo ha rivelato che la figlia di Rielle era stata attribuita all’aiutante di John, John Young, che l’aveva accettata per non danneggiare l’amico e candidato alla presidenza, ma che quando Elizabeth seppe della relazione, all’aeroporto di Raleigh-Durham, prima di partire per un comizio elettorale, “si strappò la camicia, si tolse il reggipetto e mostrando a tutti la cicatrice dell’operazione per il cancro al seno disse al marito John: “Tu non mi vedi più”.
John Edwards dall’altare della candidatura è precipitato nella polvere di un processo per aver stornato i fondi elettorali e rischia trent’anni di carcere, non una condanna simbolica. In pratica è la fine del personaggio pubblico una volta tanto apprezzato. Non ha rubato nulla, in realtà, ma negli sa stornare fondi è un reato grave. Da noi il senatore Lusi, che si è appropriato di oltre 20 milioni di euro della Margherita, rischia poco, in America è reato grave anche il cattivo utilizzo dei fondi. I guai, si sa, non vengono mai soli. Sua figlia Cate, oggi trentenne, dalla morte della madre sempre al suo fianco nei momenti difficili – e questo è uno di quelli – si è messa a piangere quando Christina Reynolds ha raccontato l’episodio al processo, testimoniando contro il marito della sua amica defunta. Non sappiamo quale sarà la condanna di John Edwards, ma sarà certamente meno dura delle lacrime di sua figlia.