Scoperto dai professori Michael Cima e Robert Langer, docenti del MIT, il distributore elettronico di farmaci da applicare sotto pelle per non dimenticare o fare confusione
Il problema di molte persone anziane – ma anche di persone giovani e con buona memoria – è quello di prendere le medicine in orari precisi e a dosi precise, pena l’inefficacia dei farmaci. A volte, non è un problema di facile soluzione, ma nel prossimo futuro non si porrà più, grazie alla scoperta di due scienziati americani, i professori Michael Cima e Robert Langer, docenti al prestigioso Massachussetts Institute of Technology (MIT). Ecco cosa hanno detto i due scienziati: “Siamo alla vigilia di una straordinaria rivoluzione per quanto riguarda la modalità di assunzione e di somministrazione dei farmaci. Infatti, grazie a una scatoletta da applicare sottocute con una mini incisione di tipo chirurgico, potremo dire addio a pastiglie e a iniezioni e dimenticare di prendere le medicine. Ci penserà, infatti, il dispenser (che vuol dire distributore) elettronico a dare la giusta quantità di farmaco all’ora esatta a tutti i pazienti che ne avranno bisogno”.
La “scatoletta” elettronica è grande come un rotolo di scotch adesivo ma contiene sia il farmaco da somministrare sia un minicomputer che calcola l’ora in cui rilasciare attraverso un apposito beccuccio la quantità di medicina. La scatoletta è fatta di due materiali, titanio e platino, biocompatibili, quindi non provocano alcun rigetto. Va inserita sotto la pelle con una piccola incisione chirurgica in anestesia locale e richiede appena un punto di sutura. Il punto di inserimento va scelto sulla base delle esigenze del paziente e comunque in un punto in cui la zona è protetta da fasce muscolari che ne garantiscono la stabilità. Lasciamo parlare il professor Michael Cima, che spiega i vantaggi dell’apparecchio: “Nonostante le piccole dimensioni, può contenere centinaia di dosi di farmaco. Quindi garantisce efficienza nelle terapie di lunga durata. I nostri test, realizzati su pazienti volontari, hanno evidenziato che il farmaco così rilasciato entra in circolo e svolge la sua funzione esattamente come se fosse iniettata con una siringa, ma senza dolore e senza dover cercare ogni volta un diverso lembo di pelle in cui eseguire l’iniezione. Questo consente anche di non assumere più pastiglie”.
Il professor Cima, in un’intervista rilasciata a Tommaso Varotti, ha spiegato che la scoperta è dovuta al fatto che i pazienti faticano a essere regolari nell’assumere i farmaci quando sono costretti a farlo per lunghi periodi. In sostanza, il problema è che sono tanti i pazienti, specie quelli malati di disturbi cronici, che dimenticano di prendere regolarmente i farmaci. Non solo: quando devono prendere più farmaci, fanno confusione, specie i più anziani, e tutto questo influisce negativamente sulla salute. Quindi, oltre a questi vantaggi descritti, ce n’è un altro, quello di potersi muovere liberamente senza portare con sé pillole, siringhe e farmaci vari. Adesso vediamo per quali tipi di malattie la “scatola magica” è stata sperimentata o si adatta bene. Ecco la risposta del professor Cima: “Noi abbiamo iniziato la sperimentazione su pazienti affetti da osteoporosi, cioè fragilità ossea. Questi pazienti devono assumere medicine con regolarità e per tutta la vita. Nel nostro primo studio abbiamo arruolato sette pazienti donne tra i 65 e i 75 anni di età. E dopo un anno di sperimentazione abbiamo notato che l’efficacia della cura così somministrata era pari, se non superiore, a quella ottenuta dalle pazienti che, invece, hanno continuato a eseguire iniezioni settimanali. Pensiamo di aiutare anche i pazienti affetti da sclerosi multipla che devono prendere regolarmente l’interferone. E persino i malati di tumore che devono sottoporsi a chemioterapie. Ma non saranno i soli. Ci sono anche i pazienti affetti da malattie cardiache, specialmente coloro che devono sottoporsi a terapie combinate, cioè a base di più farmaci. Non dovranno essere più schiavi di orari fissi: ci penserà il distributore elettronica dare la medicina giusta all’ora giusta, per tutta la durata della terapia”.
E’ evidente che il distributore non è inesauribile. Esso va caricato dall’esterno iniettando il farmaco nel serbatoio con una speciale siringa.