Dopo i 60 anni accadono molti cambiamenti nell’uomo, li si osserva non soltanto dal punto di vista esteriore, ma anche da quello generale del nostro stato di salute. Come se non bastasse, possono insorgere problemi che non riguardano solo la parte fisica, ma anche e forse soprattutto quella psicologico ed esistenziale. Su questi temi ha scritto la dottoressa Olga Fraschini, specialista in urologia e in medicina antiaging: “Il calo ormonale procede a ritmo costante (1% di testosterone viene perso ogni anno a partire dal 40mo anno di età). Lo stress cronico che caratterizza questo periodo porta all’incremento del cortisolo (ormone dello stress prodotto dai surreni). Il cortisolo danneggia organi vitali come cuore e cervello, determinando un aumento dei radicali liberi”. Cosa vuol dire? Significa che si verifica un calo delle prestazioni mentali con un deficit di memoria. “Il cervello non è in grado di tenere sotto controllo il sistema endocrino”, aggiunge la dottoressa Fraschini, “ e insorgono ansia, depressione, calo dell’impulso sessuale, calo delle difese immunitarie.
Diventiamo più vulnerabili all’attacco dei virus e dei batteri”. Non s’impressioni il lettore, sono fenomeni naturali contro la cui degenerazione si può fare molto ma non tutto. Anzi, rispetto alla generazione passata, i progressi sono stati tantissimi e si vede guardando un sessant’enne e mettendolo a raffronto con i sessantenni di una volta: allora, anche nell’aspetto esteriore, sembravano già molto più avanti con l’età, ora, invece, sembrano giovani maturi. Afferma la dottoressaq Fraqschini: “Oggi abbiamo a disposizione elementi quali citochine, fitormoni, fitoterapici, antiossidanti personalizzati al problema di ogni singola persona. Quali sono i rischi che l’uomo corre dopo i sessant’anni? Aumenta il volume della prostata, cala l’attività sessuale e aumenta il peso corporeo. E’ necessario quindi ridurre lo stress valutando con un prelievo salivare o ematico lo stress ossidativo che esprime la quantità di radicali liberi presenti e la capacità antiossidante. Ocorre dunque adottare stili di vita adeguati e finalizzati al benessere. Occorre evitare il fumo, la vita sedentaria, l’abuso di alcol, cibi piccanti. Lo sport è consigliabile, ma ce ne sono che è meglio evitare nella forma più faticosa, come il ciclismo e l’equitazione”. E’ necessario anche che ognuno si dia da fare per rafforzare la sua autostima, per far nascere nuovi interessi, per vivere nuove emozioni nella vita affettiva e di relazione, fare lunghe camminate, possibilmente a passo svelto, mantenere il buon umore, socializzare, darsi degli obiettivi e degli stimoli con attività varie.
Prosegue la dottoressa Fraschini: “Le cause dell’aumento della prostata sono infiammatorie, ormonali, lo stress ossidativo, le infezioni. Si riconosce nella genesi del tumore alla prostata una causa virale. Il poliomavirus e le sue particelle virali agT sono state trovate nelle urine di soggetti affetti dal tunore alla prostata. La buona notizia è che fra non molto avremo un vaccino per combattere il tumore. Studi di genetica molecolare hanno permesso di scoprire la mancanza di frammenti Rna virale a livello 15 e 16. Studiosi e ricercatori italiani di Torino e Roma hanno visto che iniettando micro Rna 15 e 16 viene bloccata la crescita delle cellule tumorali”.Dunque, quali sono i consigli per affrontare il periodo dopo i 60 anni? Vivere con serenità, far uso di un’alimentazione adeguata, stare in compagnia di amici, parenti, eccetera, ridendo e scherzando e combattendo in maniera allegra lo stress, combattere la tendenza alla sedentarietà e all’aumento del peso corporeo. Tutte queste cose sono concausa – se non seguite – dell’insorgenza di problemi e di disturbi.