Giovedì 31 maggio celebrata la 25esima Giornata mondiale senza tabacco
Il 31 maggio scorso è stata celebrata la “Giornata mondiale senza tabacco”, giunta alla 25esima edizione e giustificata da un paio di cifre che fanno accapponare la pelle: ogni anno muoiono 6 milioni di persone nel mondo a causa del fumo, cioè una persona ogni sei secondi e solo in Italia ne muoiono 70 mila circa all’anno.
Intanto, si deve sfatare un mito: non è vero che la nicotina contenuta nel tabacco provoca il tumore. La nicotina, che è il principale ingrediente del tabacco, è tossica e a dosi elevate altera i battiti cardiaci e la pressione del sangue. A provocare i tumori, sono invece le sostanze chimiche rilasciate dalla sigaretta quando brucia. Di sostanze che bruciano se ne sono contate cinquemila e settanta di esse, tra cui fluorantene, cromo, cadmio, benzoantracene, sono cancerogene, sono quelle che provocano i tumori. Diciamo la verità: smettere di fumare è difficile ma non impossibile. È chiaro che smettere di fumare è una questione di volontà, senza di essa tutto diventa più difficile. Invece si può smettere, facendo appello alla forza di volontà e/o servendosi di aiuti, che sono i più disparati e ciascuno valido a suo modo e magari con la persona giusta. In commercio esistono cerotti e gomme da masticare a bassa concentrazione di nicotina, la sostanza che crea dipendenza, ma esiste anche l’agopuntura, che funziona nella maggior parte dei casi. Da qualche tempo stanno prendendo piede anche le sigarette elettroniche che non contengono le sostanze pericolose e non emettono fumo, ma solo vapore aromatizzato che ricorda il fumo di sigaretta a batterie ricaricabili. Negli Usa non c’è certezza che siano davvero innocue, in Italia l’unico studio effettuato tra il 2010 e il 2011 dall’Università di Catania non ha mostrato controindicazioni. Molti sono riusciti a ridurre la dipendenza dal tabacco, anche se non sono tanti che hanno smesso completamente di fumare. Su iCoach di www.stopsmokingcoach.eu iscrivendosi, si può intraprendere un percorso per smettere di fumare. È gratuito, è efficace ed è flessibile, dal momento che analizza il comportamento di ciascun fumatore e permette il dialogo tra persone che hanno gli stessi problemi.
Finora sono stati più di 160 mila gli europei, di cui 12 mila italiani, che stanno seguendo il percorso iCoach. Solo in Italia i centri antifumo sono 160, sparsi su tutta la Penisola. Smettere di fumare è un guadagno enorme sotto tutti i punti di vista. Lasciamo stare il lato economico: il maggior vantaggio è per noi stessi e per la nostra salute, ci sentiamo meglio fisicamente, ricominciamo a percepire odori e sapori, a gustare i pasti, e soprattutto a evitare calvari indicibili, perché chi cade ammalato, colpito da una malattia seria, magari se presa in tempo utile sarà anche possibile guarire, ma il corteo dei malanni e delle sofferenze è estremamente pesante e penoso. Chi riesce e vuole smettere di fumare compie un grande salto verso la vita, la sua durata e la sua qualità.