Sacha Baron Cohen torna sul grande schermo con una nuova e graffiante imitazione. Nel film “Il Dittatore” si trasforma nell’Ammiraglio Generale Aladeen. Ed è subito successo al botteghino
Paramount Pictures ha annunciato che “Il Dittatore” con Sacha Baron Cohen ha debuttato con successo nel weekend di uscita, incassando in 5 giorni 30.9 milioni di dollari in tutto il mondo, arrivando sopra i 52.545.00 nei primi giorni di giugno, sul solo mercato americano e oltre 120 milioni in tutto il mondo. “Il Dittatore” è il film di Cohen di maggior successo nel weekend di uscita in vari mercati internazionali in quanto in Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio ha superato le cifre dei suoi primi due film “Borat” e “Bruno”. Inoltre, ha sorpassato le cifre internazionali di commedie come “Bridesmaids”, “The Hangover” e il recente “Dark Shadows”. Sacha Baron Cohen, famoso per le sue moderne maschere esilaranti e spudorate allo stesso tempo come “Bruno” l’eccentrico stilista e giornalista di moda austriaco gay alla conquista degli Stati Uniti, e sopratutto “Borat” giornalista della Tv del Kazakhistan, inviato in America per girare un documentario sulla nazione più potente del mondo, torna con un personaggio attualissimo e perfetto per il suo spietato cinico umorismo. L’Ammiraglio Generale Aladeen, fantomatico despota di un Paese arabo chiamato Wadiya contro qualsiasi forma di democrazia.
Secondo la Paramount il film sarebbe ispirato al libro “Zabibah and the King” scritto da Saddam Hussein, ma la barba lunga richiama invece l’aspetto di Osama Bin Laden ma alcuni comportamenti come l’uso delle guardie del corpo amazzoni, la pistola d’oro, il baraccone di tende, cammelli e cavalli col quale si muove e le donne disposte a buttarsi ai suoi piedi riportano immediatamente alla memoria Gheddafi.
Il film evoca l’epico ingresso del dittatore di Wadiya, (paese immaginario del nord Africa) Haffaz Aladeen, che arriva in America per rispondere alle Nazioni Unite della ferocia con la quale ha oppresso il proprio Paese. Ma prima di partire alla volta degli USA, per difendere animosamente il suo orgoglio antidemocratico una congiura di palazzo cambia il corso degli eventi. Haffaz si salva miracolosamente ma viene sostituito. E intanto l’originale sarà costretto a vagare per le strade dell’odiato occidente che gli si riveleranno via via sempre più congeniali. La presenza di donne meravigliose è in questa pellicola una componente cruciale; nel film troviamo la star di Scary Movie Anna Farris e in un cammeo la bellissima Megan Fox. Anche in questo film, diretto da Larry Charles, Sacha Baron Cohen porta sul grande schermo dei personaggi e delle situazioni che sono assolutamente volgari, politicamente scorrette e di cattivo gusto. Senza scrupoli, eclatante, graffiante, scandaloso, riesce a far ridere mentre critica, ancora una volta, i rapporti che esistono tra il mondo arabo e il mondo occidentale, mettendo in luce e deridendo tutte le contraddizioni dell’uno e dell’altro.
Il titolo della pellicola “Il Dittatore” (“The Dictator”) è un richiamo diretto al capolavoro del 1940 di Charlie Chaplin “Il Grande Dittatore” con il quale ha in comune anche tema dello scambio di persona.
Il film di Cohen è sapientemente costruito su due diversi livelli: uno più diretto e subito evidente fatto di battute oscene e situazioni volgari e provocatorie che catturano lo spettatore alla ricerca dell’umorismo più grossolano e, tutto sommato, innocuo. L’altro livello, più profondo, farà interesserà e coinvolgerà chi non rimane indifferente alle recenti e anche attuali trame politiche. Attualmente è in programmazione nelle sale della Svizzera tedesca, uscito il 17 maggio scorso. Il 15 e il 20 giugno l’uscita del film è prevista rispettivamente nelle sale della Svizzera Italiana e Francese.