Europei 2012
Gruppo A
Polonia –Russia 1:1, Reti: 37′ Dzagoev 0-1, 57′ Blaszczykowski 1-1, Stadio Nazionale Varsavia, Spettatori: 55.920
Grecia – Rep. Ceca 1:2, Reti: 3′ Jiracek 0-1, 6′ Pilar 0-2, 53′ Gekas 1-2, Miejski–Stadion, Breslavia, Spettatori: 38.000.
Pareggio con spettacolo a Varsavia. La Polonia strappa un pareggio alla favorita Russia ed è padrone del proprio destino: se batte la Rep. Ceca nell’ultimo turno, va ai quarti. Alla Russia basterà non perdere contro la Grecia. I russi dominano in lungo e in largo i primi 45 minuti e vanno in vantaggio 0-1 con il gioiellino Dzagoev, 22 anni, già alla terza rete. L’incontro si è giocato ad altissimi livelli e la Polonia ha trovato il pareggio con il capitano Jakub Blaszczykowski cha ha battuto con un gran tiro a girare sul palo più lontano il portiere russo. Ottima la direzione di gara dell’arbitro in uno stadio dove giocavano due squadre storicamente rivali.
Sei minuti bastano alla Rep. Ceca per avere ragione della Grecia e proporsi con autorità per i quarti di finali. Contro la Polonia basterà non perdere. In salita il cammino della Grecia che dopo l’1-1 nella gara d’esordio ha minime chance per il secondo posto nel gruppo. La Rep. ceca stavolta non sbaglia e dopo una partenza sprint decide l’incontro. Nella ripresa una papera di Cech (al 53’) consente a Gekas di riaprire la partita. La Cechia contiene la formazione greca, che non porta veri pericoli alla porta avversaria nonostante l’inserimento di un altro attaccante, Mitroglou. Ora per i cechi la Polonia, in una partita certamente dalle molte emozionate.
Gruppo B
Danimarca – Portogallo 2:3, Reti: 24′ Pepe 0-1, 36′ Postiga 0-2, 41′ Bendtner 1-2, 80′ Bendtner 2-2, 87′ Varela 2-3 Stadio Lviv, Lviv, Spettatori: 31.840
Olanda – Germania 1:2, Reti: 24′ Gomez 0-1, 38′ Gomez 0-2, 73′ Van Persie 1-2, Metalist Stadion, Kharkiv, Spettatori: 42.000
Ancora Mario Gomez. Sua la doppietta che permette di battere l’Olanda. I tedeschi di Löw fanno un passo avanti (basta un pareggio contro la Danimarca) e per l’Olanda si prospetta il ritorno a casa anticipato. Dopo la vittoria sul Portogallo poco convincente sul piano del gioco, la Germania, fondata sul blocco Bayern, domina gli “Oranje” e conferma le sue ambizioni. Si illude l’Olanda che per venti minuti mantiene costantemente l’iniziativa e si procura una grande occasione con Van Persie. I tedeschi non stanno a guardare e dopo un’azione da manuale passano con il goleador Gomez (24’). Il vantaggio tedesco stordisce gli olandesi che incassano il raddoppio al 38’. Il ct olandese rinforza l’attacco con Van der Vaart e Huntelaar per il tutto per tutto, ma basta solo per il gol di Van Persie del 2-1, poiché gli olandesi si sono affidati troppo ad iniziative individuali. Il Portogallo con fatica ha ragione della Danimarca 3-2 e ora si giocherà la qualificazione contro l’Olanda. Partita dalle grandi emozioni. I portoghesi vanno avanti di due gol con Pepe e il raddoppio di Postiga, ma si fanno rimontare (doppietta di Bendtner) e solo a tre minuti dalla fine arriva il gol liberatorio di Varela, entrato da poco. Un flop le prestazioni del campione C. Ronaldo, finora in ombra e mancato trascinatore dei suoi. Contro la Danimarca si divora due occasioni limpide, che avrebbero messo al riparo i suoi e solo la vittoria in extremis, lo salva dalle critiche. La Danimarca forte del successo sull’Olanda inizia bene, ma è stordita dai due gol lusitani. Reagisce bene la squadra di Olsen, che pareggia con la doppietta di Bendtner all’80’. Nell’ emozionante finale la fortuna volta le spalle ai danesi, che restano comunque in corsa per i quarti di finali.
Gruppo C
Italia – Croazia 1:1, Reti: 39′ Pirlo 1-0. 72′ Mandzukic 1-1 Stadio Miejski, Poznan, Spettatori: 37.096
Spagna – Irlanda 4:0, Reti: 4′ Torres 1-0, 49′ Silva 2-0, 70′ Torres 3-0, 83′ Fabregas 4-0 Arena Gdansk, Danzica, Spettatori: 39.150
La Spagna batte 4-0 in una gara a senso unico l’Irlanda di Trapattoni, eliminandola dal torneo. Con la vittoria di Danzica gli iberici vanno in testa al girone davanti alla Croazia. Nel gruppo C per la qualificazione iniziano i calcoli. L’Italia deve vincere contro l’Irlanda. Se le tre squadre arriveranno tutte a cinque punti uno 0-0 tra Spagna e Croazia qualificherebbe l’Italia e la Spagna, messe meglio nella classifica avulsa degli scontri diretti. Con l’1-1 l’Italia deve vincere minimo 3-1 (conterebbe il ranking Uefa che la vede davanti alla Croazia) o con tre gol di scarto per avere una miglior differenza reti nei confronti della Croazia nel gruppo. Il pareggio 2-2, 3-3 etc. eliminerebbe l’Italia per la differenza reti negli scontri diretti (fatti meno gol degli avversari).
Gruppo D
Svezia – Inghilterra 2:3, Reti: 23′ Carroll 0-1, 49′ Johnson (a.) 1-1, 59′ Mellberg 2-1, 64′ Walcott 2-2, 8′ Welbeck 2-3,Stadio Olimpico, Kiev, Spettatori: 64.640
Ucraina – Francia 0:2, Reti: 53′ Ménez, 56′ Cabaye 0-2., Donbass Arena, Donetsk, Spettatori: 50.000
Nel gruppo D la Francia supera l’Ucraina 2-0. Una vittoria importante per i transalpini che ipotecano così i quarti di finale. A inizio ripresa l’uno-due di Menez (53’) e Cabaye (53’) ridimensiona l’Ucraina, reduce dalla vittoria sulla Svezia, targata Shevchenko. La vittoria della Francia è meritata. La squadra di Blanc, con due cambi, Menez (al posto di Malouda) e Clichy per Evra, ha messo in difficoltà l’Ucraina per tutta la gara creando varie occasioni da gol. Blokhin ripropone lo stesso undici di Kiev, volto a immediati capovolgimenti di fronte con Shevchenko. I francesi sono aggressivi e fanno la partita, senza concedere spazio. A causa del violento nubifragio la gara è stata sospesa dopo 4’ per circa un’ora.
L’Inghilterra batte 3-2 la Svezia in un incontro dalle mille emozioni ed elimina gli scandinavi dal torneo. Ora la nazionale di Roy Hodgson beneficerà di due risultati utili su tre nell’ultimo turno per passare ai quarti di finale. Gli svedesi di Zlatan Ibrahimovic devono invece dire addio al torneo. Dopo il vantaggio di Carrol (23′), nel secondo tempo la Svezia ribalta con un’autorete di Johnson al 49′ e una rete di testa di Mellberg (59′). Azzeccati i cambi di Hodgson: fuori l’inesistente Milner per la punta dell’Arsenal Walcott. Il giovane talento pareggia tre minuti dopo (64′) e poi serve un assist stupendo a Welbeck che segna di tacco la rete del definitivo 3-2. Inutili gli sforzi degli svedesi per pareggiare.
Gaetano Scopelliti