Nonostante il divieto, in Svizzera i minorenni continuano ad acquistare alcolici
L’alcolismo tra i giovani è un fenomeno di dipendenza che la Svizzera cerca di combattere da tempo. Infatti da anni esiste in in territorio elvetico il divieto d’acquisto di alcolici e superalcolici per i minori. Non sempre però questo divieto è stato rispettato così, per verificare se rivenditori e ragazzi minorenni, si comportino in modo corretto senza contravvenire alla legge, si effettuano annualmente dei test di controllo.Lo scorso anno i test effettuati sono stati in tutto 5518, il 12% in più rispetto all’anno precedente (4920). L’uso del test d’acquisto sta diventando un mezzo efficace con cui tutti i Cantoni controllano se il divieto di vendita di alcol al minori di 16 anni per vino e birra e di 18 anni per i superalcolici venga rispettato.
Inizialmente i test d’acquisto erano limitati nella zona della Svizzera tedesca, adesso comprendono anche la Svizzera latina coinvolgendo in totale 25 Cantoni e applicando, in questo modo, in maniera più rigorosa il controllo del divieto di vendita di alcol sui minori. Con l’aumento delle aree coinvolte nei test, è aumentata anche la percentuale della media nazionale delle vendite che se nel 2010 aveva raggiunto il valore minimo dall’inizio del rilevamento in Svizzera con una percentuale del 26,8%, nel 2011 ha subito un aumento fino a portare la media delle vendite a 30,4%. Quindi i dati, purtroppo non accennano a diminuire, anzi a prima vista sembrano in costante aumento. Ma se consideriamo i test eseguiti nei primi anni del 2000, quando si è dato avvio al monitoraggio, complessivamente, questi arrivano ad un numero oltre 20.000 test d’acquisto. In questo periodo la percentuale di vendita di alcol a minori era dell’83,5%, molto alto rispetto al 30,4% del 2011. I risultati rivelano ulteriori informazioni, dettagli in più sulle abitudini dei minorenni in fatto di alcolici.
Prima di tutto i giovani hanno un maggiore potere d’acquisto nelle ore notturne dove la percentuale arriva al 50% dopo le ore 19 rispetto il 28% delle ore diurne. Da ciò si evince che un miglioramento dei controlli dovrà essere effettuato proprio nelle ore serali. I punti vendita meno frequentati dai minori sono i negozi presso i distributori di carburante, testati regolarmente per un lasso di tempo prolungato, ma che registrano le percentuali più basse. Inoltre si delinea una notevole differenza tra il commercio al dettaglio (take-away), in cui viene chiesto sistematicamente un documento d’identità, e la gastronomia (consumo sul posto), mentre le percentuali più elevate si rilevano in occasione di feste ed eventi. In generale comunque è risultato che il 23% dei partecipanti ai test ha dichiarato che prima della consegna del prodotto è stata chiesta l’età e/o un documento d’identità. Ciò significa che l’alcol viene venduto nonostante vengano chieste queste informazioni. Per cui dovrà essere effettuato un lavoro di sensibilizzazione del personale di vendita e diffondere gli strumenti con cui è possibile controllare rapidamente e correttamente l’età anche in situazioni stressanti.
Con la loro funzione di prevenzione (sensibilizzazione, incentivazione) questi test hanno contribuito a ridurre notevolmente la vendita di alcol ai minori. In Ticino Radix, un’associazione che s’impegna nella realizzazione di progetti, volti alla promozione della salute e alla prevenzione delle dipendenze rivolti alla popolazione, sta diffondendo una campagna di protezione della gioventù “Meno dei 18 niente alcol” in collaborazione con il Dipartimento della Sanità e della Socialità, il Dipartimento delle Istituzioni e Ingrado – Servizi per le dipendenze. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la protezione delle giovani e dei giovani minorenni dall’accesso alle bevande alcoliche nel Cantone Ticino. In modo particolare il progetto vuole migliorare l’informazione e la conoscenza presso gli adulti dei dispositivi di legge volti a proteggere i giovani e migliorare quindi l’applicazione degli stessi. Diversi cartelloni informativi saranno esposti presso tutti gli esercizi pubblici e negozi del Cantone, nonché in vari punti strategici del Cantone, da materiali informativi rivolti ai responsabili di bar/ristoranti e negozi, da materiali informativi rivolti alle autorità comunali, nonché ai giovani minorenni che vogliono acquistare bevande alcoliche.