Di rigore e con il brivido. La Spagna potrà difendere il titolo continentale conquistato nel 2008 e avrà l’opportunità storica di vincere come prima nazione tre titoli consecutivi. Nella prima semifinale di Euro la nazionale di Del Bosque ha battuto con una prestazione solida in difesa, un Portogallo generoso ma troppo timido in fase offensiva. A centrocampo i lusitani sono riusciti a limitare la superiorità tecnica degli spagnoli correndo in lungo e in largo e frenando sui lati con Coentrao e Pereira gli spagnoli Alba e Arbeloa. Quello che al Portogallo riesce bene in fase difensiva, manca in attacco, dove Cristiano Ronaldo, Nani e Almeyda non mettono mai in difficoltà Casillas, anche perché la Spagna è bene organizzata in difesa, la quale nelle cinque gare di Euro ha incassato solo il gol di Di Natale. Così l’attesissimo derby iberico è molto tattico, una gara equilibrata e deludente, al limite della noia e con poche occasioni da rete nette. Non bastano dunque novanta minuti per decidere la semifinale. La Spagna ha giocato in attacco con una nuova variante, inserendo Alvaro Negrete del Sevilla. L’attaccante ha corso, ma non ha avuto peso in attacco. Neanche con il solito possesso palla le Furie rosse hanno impensierito la retroguardia portoghese. Molti gli errori in fase d’impostazione contro i lusitani ben organizzati in difesa. Con Fabregas e Pedro la Spagna si è messa meglio in attacco. Nei supplementari la stanchezza dei portoghesi regala più possibilità alla Spagna che prende con più decisione il comando delle operazioni. Iniesta ha la grande opportunità di portare in vantaggio nelle fasi finali del primo tempo supplementare la Spagna, ma il suo tiro da distanza ravvicinata vede la grande parata di Rui Patricio che blocca. Il piano di Del Bosque di forzare i tempi dopo avere “sfiancato” il Portogallo, non ha avuto successo, poiché i portoghesi hanno retto bene. Alla fine i rigori hanno premiato la squadra che ci ha provato di più. Decisiva la quarta serie: Segna Ramos ed errore (sulla traversa) di Alves. Fabregas realizza il quinto rigore che decide. A Kiev vola la Spagna per 4 a 2. Del Bosque ha lodato “la “straordinaria tenuta difensiva” più del solito gioco offensivo del ticchete tacchete, mandando un messaggio all’Italia: le partite si vincono anche con una difesa solida e ben organizzata.
Portogallo – Spagna 0:0, 2-4 d.r. Rigoristi: Alonso parato. Moutinho parato. Iniesta 0-1. Pepe 1-1. Piqué 1-2. Nani 2-2. Ramos 2-3. Alves traversa. Fabregas 2-4., Donbass Arena, Donetsk, Spettatori: 48.000, Arbitro: Cakir (Turchia).
Portogallo: Rui Patricio; Pereira, Pepe, Alves, Coentrão; Moutinho, Veloso (106′ Custodio), Meireles (106′ Varela); Nani, Almeida (81′ Oliveira), Ronaldo.
Spagna: Casillas; Arbeloa, Piqué, Ramos, Alba; Xavi (87′ Pedro), Busquets, Alonso; Silva (60′ Navas), Negredo (54′ Fabregas), Iniesta.
Gaetano Scopelliti