Il sistema di formazione duale svizzero potrebbe rivelarsi il più idoneo per affrontare i tempi di crisi. Esso permette infatti di non rinunciare agli studi accumulando nello stesso tempo esperienza iniziando sin da giovanissimi ad immettersi nel mondo del lavoro. A cominciare dall’Inghilterra, il modello di formazione svizzero diventa un “prodotto” elvetico da esportare in diverse nazioni
Davanti a tempi duri come quelli che stiamo vivendo, il bisogno di entrare il prima possibile nel mondo del lavoro, in modo di assicurarsi un’occupazione e un guadagno per vivere, è diventato una delle preoccupazioni principali. Molti giovani, infatti, preferiscono accumulare esperienze lavorative e crearsi un bagaglio di competenze pratiche invece che accumulare anni si studi e conoscenze teoriche che, per quanto possano essere utili ed importanti, si rivelano negli ultimi anni controproducenti per l’immissione nel mondo del lavoro. Purtroppo in certi posti o si studia o si lavora e questo non agevola certo i giovani che, ad un certo punto, si trovano costretti a scegliere se continuare gli studi, approfondire teoricamente il ramo che si è scelto per cercare in futuro l’occupazione per la quale hanno studiato, oppure lanciarsi subito nel mondo del lavoro sacrificando le proprie inclinazioni per assicurarsi, invece, un’occupazione e soprattutto l’esperienza che spesso viene richiesta.
Quanta gente si ritrova a più di 30 anni con un curriculum di tutto rispetto, studi svolti in maniera impeccabile, laurea (a volte anche più di una) master, specializzazioni, corsi di aggiornamento e approfondimento e poi, l’unica cosa che chiedono ai colloqui è “quali sono le sue esperienze lavorative?”. Come si fa ad avere alle spalle una o più esperienze lavorative se si è studiato e basta? Si è spesi tanti anni di studio e fatica, investendo sulla cultura per assicurarsi un futuro migliore, un buon posto di lavoro, una paga decente e invece tutto quello che chiedono è l’esperienza. Per questo motivo sembra che il modello dell’apprendistato svizzero stia facendo gola a tanti. Il modello di formazione duale svizzero combina lavoro in una ditta e corsi a scuola in modo da fornire allo studente non solo nozioni teoriche, ma soprattutto pratiche. In questo modo il ragazzo prende coscienza del settore che ha scelto, il lavoro che dovrà affrontare una volta concluso il periodo di formazione e non si troverà sprovvisto di esperienze lavorative!
Che il sistema di formazione svizzero sia produttivo lo dimostra il fatto che solo nell’aprile 2102, 80’500 adolescenti erano alla ricerca di un posto d’apprendistato, ovvero i due terzi degli svizzeri. Ciò significa che il sistema è davvero efficace e che agevola l’immissione dei giovani nel mondo del lavoro.
Ultimamente molti Paesi, guardano a questo sistema come un metodo per affrontare la crisi lavorativa. Il modello di formazione duale, già esistente in Austria e in Germania, viene investito dall’interesse di diverse nazioni, prime fra tutte l’Inghilterra, dove da una decina d’anni, traendo ispirazione dalla Svizzera, di fronte a una disoccupazione endemica tra i giovani – che tocca il 24% di loro – e alla mancanza di personale qualificato, il governo cerca di promuovere la formazione duale in cui il governo stesso si assume il 100% dei costi di formazione degli apprendisti di età compresa tra 16 e 18 anni e il 50% di quelli tra 19 e 24 anni, facendo in modo che negli ultimi due anni il numero degli apprendisti sia cresciuto del 63%. È chiaro, dunque che il governo britannico guarda con interesse il modello svizzero prendendolo come esempio da seguire. Nello stesso tempo la Svizzera è disposta a esportare il proprio modello duale a favore di tutte le nazioni che vogliono avvicinarsi al sistema di formazione elvetico e mette a disposizione degli esperti, sponsorizza un premio conferito ai migliori apprendisti e accoglie delegazioni provenienti dalla Cina, dall’Indonesia, dall’India o da Paesi africani, cioè Paesi fortemente scossi dalla disoccupazione, al fine di promuovere il metodo di apprendistato svizzero. Dal canto suo, la Svizzera trae diversi vantaggi con cui risponde ai bisogni di personale dell’economia svizzera e delle sue unità di produzione impiantate nelle economie emergenti, accresce la mobilità degli apprendisti svizzeri, il cui diploma potrebbe così essere riconosciuto al di fuori delle frontiere e fa del modello duale di formazione svizzero, un modello esportabile.