L’arrivo di un bebè è sempre fonte di gioia; se poi si tratta del secondo la gioia è ancora più grande perché libera dai timori che una coppia, oramai esperta, si trova ad affrontare durante la prima gravidanza.
Ma ciò che porta così tanta felicità alle mamme e ai papà può essere vissuto in maniera drammatica dai fratellini maggiori. Ecco la famigerata gelosia.
Ricordo degli episodi buffi che mi hanno fatto sorridere ma che sono carichi di significato: una mia amica mi raccontò di quanto fosse felice dell’arrivo della sorellina e ne annunciava la lieta notizia ai compagni d’asilo quando uno di loro, esperto in materia poiché fratello maggiore di due sorelline, le tolse l’allegria avvisandola che da quel momento in poi la mamma non l’avrebbe più guardata.
Mentre un’altra amica mi ha raccontato come spesso avesse scoperto la figlia maggiore che cercava di fare storcere gli occhi alla sorellina.
Sono episodi banali, che fanno sorridere, ma svelano quel “dramma della gelosia” che solo i bambini sono capaci di provare. Gli esperti in materia affermano che non c’è da preoccuparsi e che è nella natura del bambino provare tali sentimenti: la gelosia nasce proprio dal timore di perdere tutte le attenzioni e l’affetto che i genitori fino a quel momento riservavano a lui. La prima regola fondamentale è coinvolgere il bambino preparandolo nel modo giusto al lieto evento in modo che non se ne senta escluso o che non si trovi all’improvviso catapultato in nuova realtà che potrebbe sconvolgerlo. Inoltre, più il bambino è grande e più si renderà conto dei cambiamenti che stanno avvenendo attorno a lui e per questo deve esserne maggiormente coinvolto, mentre se l’età del primogenito è inferiore ai due anni basterà spiegargli, poco prima del parto, che nel pancione della mamma sta crescendo il fratellino o la sorellina e renderlo partecipe di quel momento. Molto carini, e a mio avviso molto utili, i libri per bambini sull’argomento. C’è infatti una ricca letteratura infantile dedicata al problema che, con disegni e brevi racconti, cerca di spiegare ai bambini l’evento di cui loro stessi sono i protagonisti nella realtà.
I bambini più grandi, invece, è bene metterli al corrente il prima possibile e farli partecipare ai preparativi, come gli acquisti del corredino e la sistemazione della cameretta, oppure farli partecipare alle ecografie e fargli toccare il pancione che si muove.
Se ne deve anche parlare: spiegare il ruolo da fratellino maggiore (senza però sovraccaricarlo), che ha alcuni doveri nei confronti del nuovo arrivato che invece è piccolino e bisognoso di attenzioni. Invitarlo a parlare col fratellino quando è ancora nel pancione, fargli raccontare di quanto è bello stare al mondo con mamma e papà e cosa fa lui durante il giorno e quello che potranno fare assieme quando arriverà.
Appena il fratellino arriva è bene che questo coinvolgimento continui, per cui bisognerà farlo partecipare alle cure del neonato, al bagnetto, al cambio del pannolino, fargli dare il ciuccio e concedergli di poterlo tenere per qualche minuto in braccio in modo da fargli capire che si ha fiducia di lui. Può succedere che dopo l’arrivo del fratellino, il primo figlio abbia una sorta di regressione, nel senso che, per richiedere maggiore attenzione, si comporti come il piccolo: può richiedere il ciuccio, il biberon o riprendere a fare la pipì a letto.
Anche in questo caso non bisogna allarmarsi; è un’eventualità concreta che bisogna cercare di comprendere e tollerare. A tal proposito, infatti, Raffaella Scalise, psicologa del Centro di Informazione Maternità e Nascita di Roma, sostiene che “la gelosia è una fase normale e va rispettata. Tollerate anche l’eventuale regressione. Se poi il bambino prova a fare del male al nuovo arrivato non spaventatevi e non fatelo sentire in colpa”.
Le reazioni negative dei primogeniti sono giustificabili ma non per questo devono essere trascurate. Si può intervenire cercando di far capire al figlio che l’arrivo del fratellino non compromette l’affetto che i genitori provano per lui e dedicargli dei momenti “esclusivi”. Per esempio, la mamma può approfittare del momento della nanna del neonato per dedicare quel tempo al figlio maggiore, mentre il padre può giocare con lui nei momenti in cui la mamma è impegnata a dare la poppata al neonato.
Nota importante è che il nuovo arrivato porti al fratellino maggiore un regalino per ringraziarlo delle attenzioni che il primogenito gli darà ma anche per “scusarsi” degli sconvolgimenti che il suo arrivo porterà.
Per una bambina andrà bene un bambolotto che lei potrà trattare come neonato e giocare ad emulare la mamma con il nuovo arrivato: cambiarlo, lavarlo, farlo mangiare, coccolarlo e giocare con lui.
Mentre ad un bambino, il nuovo arrivato potrebbe portare proprio quel gioco che da tempo desidera ricevere, così da associare l’arrivo del fratello con un momento di gioia del quale gli sarà grato.
Eveline Bentivegna
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