Iniziano le risate alla buona dei film di Natale per il cinema. Grandi risate sono attese per il sequel de “La peggior settimana della mia vita” con Fabio De Luigi diretto ancora una volta da Alessandro Genovesi, nel cast anche Diego Abatantuono
Non c’è natale senza cinepanettone e, anche se non sono più quelli di una volta puntualmente, ogni anno fanno la loro apparizione nelle sale cinematografiche per allietare le nostre feste con del sano e spicciolo umorismo. Così, anche quest’anno, insieme alle luci e alle decorazioni e i buoni propositi sono tornati anche i film natalizi. Ad un anno perfetto dall’uscita del primo grande successo del regista Alessandro Genovesi, La peggior settimana della mia vita, esce il sequel dal titolo Il peggior natale della mia vita con Fabio de Luigi. Dichiaratamente ispirata alla celebre saga di “Ti presento i miei” con Robert De Niro e Ben Stiller rispettivamente nei panni di futuri genero e suocero, il primo capitolo della saga ha sfiorato i 10 milioni di incasso ai botteghini italiani, risultando una delle commedie più piacevoli e divertenti che il nostro cinema sia stato in grado di regalarci nell’arco degli ultimi anni. Sull’onda di questo successo Genovesi vuole ripetere l’esperienza positiva proponendo le vicende bizzarre di Paolo (Fabio De Luigi) in versione natalizia che sarà protagonista del “peggior natale” della sua vita! Ancora una volta è proprio lui, Paolo il motore di tutti gli accadimenti – estremamente divertenti – che iniziano come guai e finiscono in vere e proprie catastrofi. Una comicità esilarante che si snoda in situazioni assurde con un ritmo serratissimo.
A tre giorni dal Natale, Giorgio (Antonio Catania), sua moglie Clara (Anna Bonaiuto) e la loro figlia Margherita (Cristiana Capotondi) sono stati invitati a passare le vacanze nel castello di Alberto (Diego Abatantuono), mentre Paolo (Fabio De Luigi), il marito di Margherita li raggiungerà in un secondo momento. Il castello è un piccolo gioiello tra le pendici innevate del Monte Rosa che Alberto ha acquistato di recente, dopo essere scampato a una malattia per cui tutti lo davano per spacciato. La vita, per lui, è diventata ora una nuova, meravigliosa avventura e sta pensando di lasciare a Giorgio, già suo vice, il comando della sua azienda. Giorgio è molto teso, sia per la promozione “amicale”, che per l’imminente arrivo di Paolo. Margherita è al nono mese di gravidanza e ha deciso di partorire in acqua: manca ancora qualche settimana alla data prevista, ma ha comunque obbligato Paolo a ritirare una piscina portatile da usare in caso di necessità. Al castello c’è anche la figlia di Alberto, Benedetta (Laura Chiatti), anche lei incinta e amica di vecchia data di Margherita, anche se tra le due, che hanno fatto scelte di vita radicalmente diverse, il rapporto non è molto disteso. Il povero Paolo, che nemmeno il Natale riesce a rendere meno inopportuno, combina un disastro dopo l’altro, accanendosi, suo malgrado, proprio su Alberto e il suo castello: a causa di un malinteso, infatti, tutti credono che Alberto sia morto per colpa di Paolo. Clara si trova ad organizzare una veglia funebre che si trasforma, però, in una festa surreale, il cui esito è tutto da scoprire, tanto più che il bimbo di Margherita ha deciso di venire alla luce proprio nella notte più concitata e tempestosa. Non sarà facile, ma alla fine tutto andrà bene, perché è Natale e perché è giusto che sia così. E fuori la neve continua a cadere…
Rispetto al primo episodio, la trama è diversa ma la struttura narrativa si regge sullo stesso gioco di accumulo di gag e situazioni paradossali che confluiscono sulla figura di Paolo-Fabio De Luigi. A parte il nucleo di attori principali, vi sono alcuni personaggi che non ritroviamo come il guastatore Ivano interpretato da Alessandro Siani e la cinica sorella di Margherita, Ginevra, interpretata da Nadir Caselli, mentre ne arrivano nuovi come l’imprenditore ottimista per forza Diego Abatantuono e sua figlia Laura Chiatti, da Milano ci si trasferisce in un lussuoso castello in Val d’Aosta.
Nonostante queste nuove facce e una diversa location il film viene accusato di essere troppo simile al precedente, ciò non toglie il sano divertimento che deriva da disavventure d’ogni tipo e tragicomici inconvenienti che rendono “Il peggior Natale della mia vita” un film piacevole e adatto al periodo delle feste.