Momento no della Juventus, si avvicinano Lazio e Napoli, ancora sconfitte Fiorentina e Roma, in coda bene Cagliari, Torino e Bologna
Bentornato campionato. Ritornano a quattro le squadre (racchiuse in sette punti), che possono lottare per lo scudetto. Il Parma (1-1), unica squadra ancora imbattuta in casa, blocca meritatamente la Juventus. Strizzano l’occhio alla vetta la Lazio, 2-0 sull’Atalanta e il Napoli, 3-0 sul Palermo. I sette punti di distacco per l’Inter, 2-0 al Pescara, si possono colmare. La capolista è passata dal +8 al +3 in sole due giornate dall’inizio dell’anno. A Parma si è fatta rimontare un’altra volta. La squadra di Conte sembra aver smarrito la grinta agonistica che le permetteva di portare a casa senza difficoltà, partite come quelle contro Sampdoria e Parma. Juventus autorevole dopo il vantaggio di Pirlo, ma non chiude la partita. Il pareggio del Tardini è anche merito del Parma con i suoi giovani talenti. Nella prima mezz’ora ha messo alle corde l’avversario e nella ripresa ha saputo sfruttare al meglio l’unica disattenzione della Juventus, la quale non è riuscita a raddrizzare il risultato nel forcing finale. Forse alla Juve si tratta più di crisi di risultati che di prestazione? O è già finito l’effetto Conte? La Lazio continua a stupire anche quando gioca sottotono ed è in difficoltà come contro l’Atalanta. Il risultato si sblocca solo dopo l’ingresso di Floccari (gol viziato da un fallo di mano) ad inizio ripresa. La vittoria porta però i laziali a un passo dalla Juventus. La prestazione della Lazio nel primo tempo non è da scudetto. Laziali impacciati, non trovano varchi contro un’Atalanta ben disposta in campo e con un atteggiamento difensivo ben interpretato. Fino al gol irregolare di Floccari, che spegne le speranze di pareggio. Aspirare allo scudetto significa essere più costanti, ma alla Lazio nessun usa il termine scudetto. Chi invece ha il potenziale tecnico per ambire alla conquista del titolo è il Napoli. La squadra di Mazzarri ha 13 punti in più dello scorso campionato ed è a sole cinque lunghezze dalla Juventus, in attesa del verdetto di giovedì del ricorso contro il -2 di penalizzazione. Solo dopo mezz’ora il Napoli riesce a sbloccare il risultato contro un Palermo ostico e disperatamente alla ricerca di punti. L’uno-due Maggio-Inler stende i siciliani, alla quinta sconfitta nelle ultime sei gare. Il Napoli amministra benissimo nella ripresa e con la terza vittoria consecutiva lancia la sfida alla Juventus.
Torna a crederci anche l’Inter allo scudetto, se darà continuità ai risultati. La prima vittoria del 2013 manda segnali incoraggianti, anche se i tre punti sono arrivati contro un Pescara debole, ma che veniva da due vittorie. L’Inter, rimaneggiata, ha giocato con ordine, non ha commesso errori e in attacco è stata ottima l’intesa tra Guarin, Palacio e Cassano, micidiali in contropiede. Perdono per la seconda volta consecutiva Fiorentina (3-1) e Roma (1-0) e ambedue si allontanano dalla zona alta della classifica. L’Udinese, in rimonta, sconfigge la squadra di Montella grazie alla doppietta di Di Natale. I viola giocano ancora bene, ma restano senza punti per la seconda volta e recriminano per le decisioni arbitrali: non visti due fuorigioco nelle azioni dei primi due gol friulani. Inizio d’anno da dimenticare per la Roma di Zeman, che scivola a -8 dal terzo posto. Catania spietato a sfruttare l’unico errore dei giallorossi, che nel primo tempo hanno sprecato occasioni a ripetizione per andare in vantaggio. Dopo lo svantaggio la Roma non ha avuto la forza e le idee per reagire, contro un Catania abile a chiudere i varchi. Non bastano le assenze di Totti e Osvaldo a giustificare la sconfitta. Zeman, che si ostina a tenere in panchina De Rossi, ha di fronte una settimana decisiva per il suo futuro, dopo la deludente prima parte di stagione.
Il Milan (0-0) lancia l’attacco giovanissimo con El Sharaawy, Bojan e Niang (60 anni in tre), ma non punge sul campo di Marassi contro la Sampdoria e spreca l’occasione di scavalcare la Roma. Rossoneri opachi e senza idee, devono ringraziare Abbiati per il punto conquistato. Pareggio che soddisfa la Sampdoria che l’ha meritato con una prestazione aggressiva e una solida difesa. Vittorie preziose in zona retrocessione per il Bologna (4-0), il Torino (3-2) e il Cagliari (2-1). Mattatore per il Bologna con una doppietta Gilardino. Questa volta il Bologna non solo domina il Chievo, ma riesce anche a prendersi i tre punti, grazie all’efficienza nel trasformare le occasioni. Emozioni a Torino. Tre tiri e tre gol per i granata, che si fanno quasi riprendere dal Siena. Al 90’ l’ex Rosina sbaglia il rigore del possibile 3-3. Alla sesta sconfitta consecutiva per il Siena la salvezza si fa dura. Si rilancia il Cagliari, rimontando il Genoa e scavalcandolo in classifica. Nello scontro diretto per la salvezza il Genoa s’illude con Pisano, ma Sau e Conti siglano la vittoria, che interrompe la striscia negativa di sei sconfitte consecutive.
Classifica Serie A: Juventus 45; Lazio 42; Napoli 40; Inter 38; Fiorentina 35; Roma 32; Milan 31; Parma e Udinese 30; Catania 29; Chievo 24; Torino 23; Atalanta 22; Sampdoria e Bologna 21; Pescara 20; Cagliari 19; Genoa 17; Palermo 15; Siena 11