Uno studio di Swisstransplant rivela lacune strutturali e punta sulla formazione di personale adeguato
In Svizzera muoiono ogni anno circa 100 persone bisognose di trapianto perché non ricevono un organo a tempo debito. Le liste di pazienti in attesa sono aumentate del 71% negli ultimi sette anni. Nel 2012 erano 1165 i pazienti bisognosi di un organo. La Svizzera ha una delle percentuali più basse di donatori di organi in Europa: soltanto 12.8 donatori su un milione di abitanti, mentre la Spagna, al primo posto, ha una quota di 35.3 donatori.
Uno studio pubblicato da Swisstransplant, la fondazione che promuove la formazione di organi, ha fornito un quadro generale del potenziale delle donazioni in Svizzera. Lo studio, commissionato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), si è basato sui dati di 87 ospedali con reparti di terapia intensiva e 52 stazioni di pronto soccorso. Il direttore della fondazione, Franz Immer, ha affermato che il potenziale di donatori si attesta su “290 donatori l’anno”. Tra settembre 2011 e agosto 2012 soltanto 98 persone decedute sono state donatrici. Ciò equivale alla perdita del 66% di potenziali donazioni. Per sopperire alle lacune e accorciare la lista d’attesa Swisstransplant punta sulla formazione di personale adeguato capace di affrontare il dialogo nei momenti in cui ad esempio un familiare ha il compito delicato di decidere sulla donazione del cuore o del fegato di un parente in seguito a una morte cerebrale. In più chiede più risorse ai Cantoni. In Romandia e in Ticino i Cantoni finanziano il personale specializzato e “il 60% degli ospedali trova dei donatori”, mentre nella Svizzera tedesca, senza questo personale, la percentuale “scende al 25%”, ha notato Immer.
Anche la politica è chiamata ad affrontare il problema. Al momento è in atto una revisione della legge sulla donazione degli organi. La legge attuale prevede il consenso esplicito. E possibile espiantare organi da persone che in vita hanno dato il loro consenso o quando la famiglia lo autorizza. L’altra direzione è quella del tacito consenso. Gli organi possono essere espiantati automaticamente se non c’è l’espressa opposizione da parte dei parenti. Quest’ultima variante non è sostenuta da Swisstransplant, perché “creerebbe insicurezza nella popolazione”, mentre è consentita in Francia, Italia e Austria.