Pubblicati i dati sulla sicurezza del ministero degli Interni relativi al primo semestre del 2012
Il ministero degli Interni ha pubblicato i dati sulla sicurezza relativi al primo semestre del 2012. Ciò che ne viene fuori è, tutto sommato, in linea con le aspettative, nel senso che calano gli omicidi e le violenze sessuali, cioè i cosiddetti grandi reati, e aumentano sensibilmente i delitti comuni, cioè le rapine nelle abitazioni, i furti e i borseggi, ma aumentano pure i reati sociali, come l’usura, i racket, le estorsioni. La fotografia dei primi sei mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 è un’istantanea che gli esperti attribuiscono in buona parte alla crisi economica e soprattutto alla necessità di ricorrere al furto come mezzo per sopravvivere. Sarà, ma noi riteniamo che la componente sociale sia reale, abbia il suo peso, ma non spiega tutto, conta molto la capacità o incapacità, la volontà o meno di controllare il territorio.
In merito all’argomento, dunque sono diminuiti gli omicidi volontari: nel primo semestre del 2011 erano 495 e nel corrispondente periodo del 2012 sono stati 461, cioè 34 in meno, in percentuale meno 6,9%. Sono pure diminuiti i tentati omicidi, che sono passati da 713 (2011) a 688 (2012), 25 in meno, pari a meno 3,5%. Quanto alle violenze sessuali, si ha una diminuzione totale del 4,7%. In cifre: erano 2382 nel 2011 (sempre primo semestre) e sono state 2270 nel 2012, 112 in meno.
A giudicare dalle notizie di cronaca non si direbbe che ci sia stata una diminuzione, seppur lieve, di questi reati, ma i dati sono dati, anche se bisogna sottolineare che un omicidio non si può nascondere, mentre un tentato omicidio o una violenza sessuale possono non essere denunciati. Le buone notizie, comunque, finiscono qui.
E passiamo alle rapine, cioè furto con minaccia o violenza. Esse sono globalmente aumentate: da 20133 a 20547, più 2,1%. La tabella del ministero fa delle distinzioni. Le rapine nelle abitazioni sono cresciute del 25,8%, da 1333 a 1667, quelle in banca sono invece diminuite del 22,1%, da 734 a 572; sono diminuite anche quelle agli uffici postali, da 207 a 200 (meno 3,4%) e quelle in strada, da 10253 a 10112, meno 1,4%.
Passiamo ad un’altra tipologia di reato, quello di usura, un tema complesso, perché in genere le denunce sono di molto inferiori all’entità del fenomeno. E’ relativamente facile denunciare atti di usura quando coinvolgono privati non malavitosi per mestiere e tradizione, è estremamente difficile quando ad esercitare l’usura sono organizzazioni criminali Fatta questa premessa, i casi di usura denunciati erano 197 nel primo semestre del 2011, sono stati 204 nel primo semestre del 2012, con un aumento del 3,2%. I furti sono stati 697.716 nel 2011, 719.748 nel 2012, più 3,2%. I furti nelle abitazioni sono invece cresciuti del 17,3%. I casi di ricettazione sono stati 11.601 nel 2011, 12.057 nel 2012, con un aumento del 3,9%.
Le ultime tre voci della tabella riguardano il contrabbando, le truffe e frodi informatiche e gli arresti. Il contrabbando – ma anche qui vale il discorso delle denunce fatte o tenute nascoste – ha visto un’impennata del 28,9%. Questo reato si spiega con la crisi: immettere sul mercato nero merci e prodotti a buon mercato, rubati o fabbricati in nero, vuol dire avere un mercato sicuro e redditizio, perché i prodotti costano di meno e la gente li compra perché risparmia molto.
Anche le truffe e le frodi informatiche sono aumentate del 7,3%, passando da 52.107 a 55.919. Infine le persone arrestate, che sono state di meno nel 2012 (96.833) rispetto al 2011 (98.220), e le persone denunciate, che sono state di più nel 2012 (380.591) e di meno nel 2011 (364.056). Insomma: nel 2012: più denunce e meno arresti.