Dopo le scorpacciate di carne e intingoli vari a cui abbiamo sottoposto il nostro fisico durante le festività di fine e inizio d’anno, pensare a stringere la cinghia della salute non è un male.
Ed allora cominciamo con la mela, che è un frutto squisito, popolare ed efficace contro il colesterolo. Pare addirittura che una mela al giorno non tolga di torno solo il medico, ma anche il colesterolo cattivo, l’LDL. A dirlo è uno studio condotto da ricercatori dell’Ohio State University di Columbus, negli Usa. Gli esperti americani hanno preso in considerazione dei topolini e hanno seguito gli effetti di un’alimentazione ricca di mele, somministrando agli animali una quantità che equivale ad una mela al giorno per gli esseri umani. Ebbene, dopo appena un mese la quantità di colesterolo LDL, che si deposita sulle pareti delle arterie aumentandone il rischio d’infarto e di ictus, nel sangue dei topolini si era ridotta del quaranta per cento.
Gli effetti positivi delle mele si devono ad alcune sostanze antiossidanti, i polifenoli, di cui questo frutto è ricco. Gli studiosi hanno anche estratto i polifenoli dalle mele e li hanno somministrati ai topolini nelle stesse misure in cui prima li prendevano dalle mele. Hanno così accertato che i benefici per la salute non erano paragonabili. La riduzione del colesterolo che si ottiene mangiando le mele è superiore. Questo vuol dire che le mele potrebbero contenere altre sostanze anticolesterolo che sono ancora da identificare. E vuol dire anche che sommando queste stesse sostanze sconosciute ai polifenoli si ottiene un beneficio più evidente. Consumare i polifenoli non da soli, ma insieme ad altre sostanze provenienti dai cibi significa che i polifenoli sono assorbiti meglio sotto forma di cibo.
Tutto questo, è bene precisarlo, a condizione che la mela al giorno non sia soffocato da fritti, montagne di burro ed altri cibi grassi.
Forse non tutti sanno che gli asparagi sono un ottimo aiuto per chi soffre di diabete. Lo rivela uno studio condotto dagli esperti pachistani dell’Università di Karachi e pubblicato sulla rivista medica “British Journal of Nutrition”. Gli studiosi hanno tenuto sotto controllo in laboratorio un gruppo di topolini ammalati di diabete ed hanno scoperto che un estratto di asparagi somministrato ogni giorno agli animaletti faceva abbassare i livelli di zuccheri nel sangue. Una piccola dose di estratto, infatti, basta a far abbassare i livelli; con una dose più alta, addirittura si aiuta il pancreas ad aumentare la produzione di insulina, la sostanza che il corpo utilizza per trasformare lo zucchero in energia e che manca nei diabetici. Di qui le conclusioni degli esperti: consumare questa verdura può essere davvero utile a chi soffre di questa patologia.
L’avreste mai creduto? Eppure i fondamenti scientifici ci sono tutti. Consumare spesso alimenti ricchi di carotenoidi, il gruppo di sostanze che danno ad alcuni alimenti il tipico colore arancione, aiuta le donne a prevenire il tumore al seno. Lo studio proviene dagli Usa e precisamente dal Brigham and Women’s Hospital – Harvard Medical School di Cambridge, nel Massachusetts (Usa), i cui esperti hanno esaminato per dieci anni un gruppo di settemila pazienti analizzando le loro abitudini alimentari e lo stato di salute, cercando di trovare un’eventuale relazione fra i livelli di carotenoidi contenuti nel sangue e il numero dei casi di tumore dai quali i pazienti stessi erano stati colpiti. Gli scienziati hanno dimostrato che nelle donne esiste una relazione diretta tra carotenoidi e cancro: maggiore è la quantità di tali sostanze presenti nel sangue e minore è il rischio di essere colpiti da un tumore al seno.
L’azione dei carotenoidi è quella di rallentare e in alcuni casi di bloccare la moltiplicazione delle cellule tumorali del seno. Inserire, quindi, nell’alimentazione quotidiana una buona quantità di alimenti ricchi di carotenoidi (carote, meloni, mais, zucca, peperoni, pomodori, banane, mandarini, arance, salmone e gamberetti) è un’iniezione di prevenzione contro il tumore al seno.