Mezzo passo falso della Juventus, la Lazio cede in casa, il Milan vicino al 3° posto, Catania da applausi
In una giornata caratterizzata da polemiche contro gli arbitri, nervosismo e vari cartellini rossi, il Napoli (1-2) supera la prova di maturità sul campo del Parma (prima sconfitta interna), avvicina la Juventus a -3 e lancia la sfida per la conquista dello scudetto. Delle prime tre il Napoli aveva il compito più difficile, ma a Parma la squadra di Mazzarri ha vinto grazie ad una prova di forza e le reti dei suoi campioni Hamsik e Cavani. Bella la partita al Tardini giocata da entrambe le squadra a viso aperto.
Il Napoli dopo il vantaggio di Hamsik, ha sprecato le occasioni per il raddoppio e rischiato il pareggio per la rabbiosa reazione del Parma: bravissimo De Sanctis in due occasioni. Il pareggio è giunto per un episodio (autogol di Cannavaro) e per l’atteggiamento troppo prudente. Il Napoli supera però il suo esame di maturità trovando la forza di reagire alle difficoltà e il gol della vittoria (che vale doppio) arriva grazie all’ennesima giocata di Cavani, che ha scartato il portiere Mirante prima di depositare la palla in rete. La Juventus non si scrollerà facilmente un Napoli di queste dimensioni, anche perché dovrà risolvere alcuni problemi affiorati nella partita pareggiata 1-1 con il Genoa. Al contrario del Napoli, i bianconeri non sono riusciti a raddrizzare la partita dopo avere subito il pareggio dell’ex Borriello. Nonostante la superiorità nella ripresa, la Juventus non riesce a concretizzare quello che costruisce per mancanza di un attaccante che la butti dentro.
Merito però anche del Genoa che gioca oltre i suoi limiti strappando il pareggio con merito. Da deplorare la reazione indemoniata di Conte a fine partita, furibondo per un presunto rigore non concesso nei minuti di recupero (il fallo di mano di Granqvist sembra però involontario). Sceneggiate assolutamente da evitare. L’allenatore bianconero dovrebbe preoccuparsi dei problemi affiorati nelle partite del 2013 e non cercare alibi nelle decisioni (giuste o sbagliate che siano) degli arbitri. Il Giudice sportivo ha reagito e squalificato Conte e Bonucci per due turni per il loro “atteggiamento intimidatorio” nei confronti degli ufficiali di gara, contestati “con espressioni ingiuriose”.
Il Milan (0-1) vede la Lazio, ora a sei punti. Allegri è riuscito a trovare l’equilibrio giusto e il sistema (4-3-3) che si adatta ai giocatori, per raggiungere l’obiettivo che alcuni mesi fa era impensabile. Nelle ultime 14 gare il Milan è la squadra che ha conquistato più punti. A Bergamo si è vista una squadra compatta, che ha in attacco due giovani promettenti Niang ed El Shaarawy, autore del gol partita su passaggio del francese. Serve veramente Balotelli ora? Bella prova del Torino (2-2) a San Siro, che avrebbe anche meritato di vincere, se non si fosse trovato di fronte Handanovic. Si acuisce il momento difficile dell’Inter, fischiata dal suo pubblico a fine partita. Brutto segnale in casa nerazzurra, che complica la rincorsa al 3° posto. Se l’Inter non migliora sul piano del gioco, potrà dire addio ai sogni di gloria e forse non basterà il mercato a risolvere i guai. Periodo no per la Fiorentina (2-1). Il rendimento dei viola nel 2013 è da retrocessione: in quattro partite solo un punto. Nonostante continuino a giocare bene, ai viola va tutto storto. A Catania due traverse sull’1-1, ma Montella deve risolvere il problema del portiere e dell’attaccante. Bravo il Catania a rimontare con carattere e determinazione. Dopo l’ennesima pirotecnica partita a Bologna (3-3) i giallorossi devono arrendersi nella lotta per conquistare l’Europa che conta. Dopo una settimana di contrasti tra società e allenatore, il progetto Zeman sembra svanito anzitempo.
In coda alla classifica vince soltanto la Sampdoria (6-0). Tre punti fondamentali nella domenica del ricordo per la morte dell’ex presidente Riccardo Garrone, in cui sale in cattedra l’italo-argentino Icardi con quattro reti, dopo la doppietta alla Juventus. Il giovane attaccante sembra anche intenzionato ad aprire alla Nazionale italiana. Butta al vento due punti il Palermo (1-1) sul campo del Cagliari. I siciliani si fanno raggiungere per l’ennesima volta a tempo scaduto. Il Cagliari ha meritato comunque il pareggio per avere giocato costantemente in attacco. Il Siena (1-0) non muove la classifica per non avere concretizzato le nitide occasioni create, nonostante giochi un’egregia partita al Friuli. All’Udinese basta un gol di Muriel nell’unica occasione per ripartire.
Classifica Serie A: Juventus 49; Napoli 46; Lazio 43; Inter 40; Milan 37; Fiorentina 36; Catania 35; Roma 34; Udinese 33; Parma 31; Torino 29; Chievo 28; Sampdoria 24; Atalanta 23; Bologna 22; Cagliari 21; Pescara 20; Genoa 18; Palermo 17; Siena 14