Il Consiglio federale ha deciso una nuova soluzione in materia di pensionamento per collaboratori di particolari categorie di personale dell’Amministrazione federale. In tal modo riconosce, da un lato, che per determinate funzioni sussiste la necessità di una soluzione speciale. D’altro lato è possibile sgravare il bilancio federale
Per cinque gruppi di personale, ovvero le cosiddette particolari categorie di personale, l’Amministrazione federale prevede modalità di pensionamento specifiche. I militari di professione, i membri del Corpo delle guardie di confine, gli impiegati del Dipartimento degli affari esteri (DFAE) soggetti all’obbligo del trasferimento, il personale della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) soggetto a rotazione e il personale addetto al servizio di volo dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) vanno oggigiorno in pensione a 61 rispettivamente a 62 anni di età. I militari di professione e i collaboratori del Corpo delle guardie di confine vengono prepensionati già all’età di 58 anni. Con il pensionamento anticipato si tiene pertanto conto delle speciali esigenze e degli speciali oneri collegati alle funzioni delle corrispondenti attività. Il vigente regime pensionistico causa costi elevati. Il Consiglio federale ha dunque inserito questa problematica nel piano di attuazione della verifica dei compiti e deciso il 16 dicembre 2011 di far elaborare nuove disposizioni in materia di lavoro e previdenza in ambito di pensionamento. In data odierna il Consiglio federale ha approvato la nuova ordinanza concernente il pensionamento di particolari categorie di personale. Il Governo ha quindi adottato un nuovo modello pensionistico sotto forma di soluzione assicurativa, che ha posto in vigore con effetto al 1° luglio 2013.
Contributi supplementari alla previdenza professionale
L’indennizzo delle speciali esigenze e degli speciali oneri legati alle funzioni avviene nuovamente tramite contributi supplementari del datore di lavoro alla previdenza professionale. Sinora questo avveniva con un finanziamento unico alla fine della carriera professionale. I contributi supplementari alla previdenza professionale vengono forniti fino a quando le relative condizioni sono adempiute. L’avere supplementare così risparmiato farà in modo che al momento del pensionamento la rendita di vecchiaia raggiunga un importo da rendere il pensionamento anticipato finanziariamente sostenibile. Con la nuova soluzione l’età di pensionamento passerà dagli attuali 58 a 60 anni per i militari di professione e i collaboratori del Corpo delle guardie di confine. Il personale addetto al servizio di volo dell’UFAC è escluso da questa nuova soluzione.
Per i collaboratori interessati del DFAE vigono condizioni più restrittive, nel senso che i contributi supplementari verranno prestati ancora solo per i luoghi d’impiego con condizioni di vita molto difficili. Finora erano presi in considerazione anche i luoghi con condizioni difficili. Un termine di transizione di cinque anni garantisce inoltre che i costi unici di attuazione restino relativamente esigui. Rispetto alla soluzione vigente, a partire dal 2018 il bilancio verrà sgravato di circa 55 milioni di franchi all’anno. La nuova soluzione provocherà però costi unici di attuazione dell’ordine di 237 milioni di franchi circa che, grazie alle minori uscite annue, saranno integralmente compensati entro il 2025.
Fonte: Confederazione Svizzera