La Juve fugge, dietro lotta serrata per il 2° e 3° posto, 225° rete per Totti, secondo marcatore di tutti i tempi, in coda Palermo, Pescara e Siena nei guai
A 11 giornate dal termine nel campionato italiano si delinea una situazione abbastanza chiara. Il Napoli (1-1) non ha sfruttato (ancora una volta) lo scontro diretto contro la Juventus e resta distante 6 punti. Il pareggio sa di vittoria per la squadra di Conte, perché dà il vantaggio ai bianconeri nello scontro diretto in caso di arrivo a pari punti. La Juventus ha giocato meglio del Napoli mostrando più ordine tattico e nervi saldi, colpendo con Chiellini alla prima occasione. Probabilmente i bianconeri rivinceranno lo scudetto con merito. Dietro non trovano avversari validi e soltanto la Champinos League potrà influire negativamente sul rendimento in campionato. Mazzarri crede ancora nello scudetto finché la matematica glielo permette, ma non è riuscito a venire a capo di una situazione che gli avrebbe permesso di avvicinare la Juventus. Quattro pareggi nelle ultime gare sono un magro bottino per pretendere di vincere il titolo. Il Napoli non è più brillante come all’andata, soffre a sopportare le pressioni prima delle partite importanti, come l’approccio molto timoroso alla partita contro la Juventus. In più mancano i gol di Cavani, apparso piuttosto nervoso nella sfida scudetto, ad acuire la crisi di risultati dei partenopei. Se non cambierà volto difficilmente impensierirà la Juventus.
Nell’altro incontro “spareggio” si è visto la bella prestazione del Milan (3-0) contro la Lazio, vittoria agevolata però dall’espulsione molto dubbia di Candreva. Allegri ha compiuto la sua missione e ha portato il Milan da solo al 3° posto, riuscendo a costruire una squadra molto equilibrata, dal gioco piacevole e con un’identità tattica molto chiara, che si presta a più soluzioni. In evidenza Pazzini con la sua doppietta che proietta così il Milan verso altri orizzonti, in scia del Napoli per il 2° posto che eviterebbe i preliminari di Champions. Ma prima Allegri sarà chiamato all’esame di maturità contro il Barcellona. La Lazio probabilmente avrebbe perso la sfida di San Siro, ma avrebbe potuta sicuramente giocarsela alla pari senza la penalizzazione dell’espulsione. La Lazio dirà la sua fino alla fine.
Anche la Fiorentina (2-1) non molla e ha avuto la meglio sul Chievo soltanto con un gol di Larrondo viziato da un fuorigioco di Toni. La squadra di Montella non ha impressionato e ha giocato a tratti confusa. Dopo il vantaggio si è fatta raggiungere dal Chievo, che nella ripresa ha pagato gli sforzi dei primi 45’, subendo il pressing e l’assedio della Fiorentina, che alla fine porta a casa i tre punti soffrendo. Vittoria importante che dà morale in vista dello scontro diretto per l’Europa a Roma contro la Lazio nel prossimo turno. Grandissima vittoria dell’Inter (2-3) in rimonta a Catania che tiene i nerazzurri in corsa per il 3° posto. Dopo lo 0-2 rimediato con una scialba prestazione nel primo tempo, nella ripresa grazie alla doppietta di Palacio i nerazzurri si sono tolti dal baratro in cui stavano per cadere, poiché una sconfitta avrebbe significato il sorpasso da parte del Catania in classifica. Il Catania partito a mille mostra subito una superiorità atletica e tattica e passa in 19’ con Bergessio e Marchetti. Poi i siciliani tirano i remi in barca e a inizio ripresa costruiscono un contropiede che avrebbe chiuso la partita sul 3-0, che Bergessio sciupa però malamente. Poi si sveglia l’Inter e trascinata da Palacio rimonta con orgoglio, mostrando anche i limiti del Catania sul piano caratteriale.
Festa all’Olimpico per la Roma (3-1), ma soprattutto per Francesco Totti che con il suo 225° gol in Serie A ha raggiunto lo svedese Gunnar Nordhal nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. Gliene restano 49 per raggiungere il mitico Silvio Piola, impresa più che proibitiva all’età di 37 anni, ma cui Totti crede. La vittoria sul Genoa, la terza consecutiva, ridà speranze ai giallorossi di arrivare al 3° posto. Meno amara la sconfitta del Genoa, che ha giocato comunque un’ottima partita, grazie alle rivali che non conquistano punti in coda e nella lotta per la salvezza i liguri hanno un organico più competitivo.
Delineata anche in coda la situazione, dove tre squadre a 21 punti distano 5 lunghezze dal Genoa. Il Pescara (0-2) perde malamente in casa dall’Udinese e allontana il suo allenatore Bergodi. Il Siena (0-2) non sfrutta il turno interno e subisce l’Atalanta, sempre più vicina alla salvezza. Solo il Palermo (0-0) conquista un punto a Torino, ma è un pareggio che sta stretto ai granata, ma fa più comodo alla loro classifica. Sale la classifica la Sampdoria (1-0) che batte il Parma grazie a un gol di Icardi, mentre il Bologna (3-0) conferma la vittoria contro la Fiorentina e batte il Cagliari scavalcandolo in classifica.
Classifica Serie A: Juventus 59; Napoli 53; Milan 48; Lazio e Inter 47; Fiorentina 45; Roma 43; Catania 42; Udinese 40; Sampdoria 35; Parma, Torino e Bologna 32; Cagliari 31; Atalanta 30; Chievo 29; Genoa 26; Pescara, Siena e Palermo 21.