Il Napoli stacca a +4 il Milan prima dello scontro diretto, sconfitta tra le polemiche l’Inter, pari nel derby di Roma, prima vittoria esterna del Palermo
La capolista (2-1) soffre e piega solo al 70’ l’ultimo della classifica, il Pescara, mettendo un altro tassello per lo scudetto. La squadra di Conte ora proverà l’impresa di ribaltare il risultato negativo dell’andata contro il Bayern, già campione di Germania a sei giornate dal termine del campionato tedesco. Un record per la Bundesliga. Dovrà scendere in campo una Juventus ben diversa nell’atteggiamento dei suoi campioni: Pirlo e Marchisio dovranno prendere in mano la squadra, mentre su Vucinic si posa la fiducia in attacco. La Juventus non ha più nulla da perdere e ci può credere. Il Bayern si è dimostrato vulnerabile in alcune partite.
Dietro la Juventus si sgonfiano le speranze dell’Inter (3-4) dopo la turbolenta partita contro l’Atalanta. Non ci sono più alibi a spiegare il fallimento dei nerazzurri. Le critiche del presidente Moratti ci possono stare, ma è eccessivo “non credere alla buona fede degli arbitri” e tirare fuori un complotto a favore del Milan. In questa stagione opaca dell’Inter, che potrebbe restare “senza tituli”, ci sono i demeriti non solo dei giocatori e dell’allenatore, ma anche della società. Moratti ha puntato su un allenatore giovane e Stramaccioni non l’ha ripagato. Nel mercato sono stati fatti una serie di errori sia negli acquisti sia nelle cessioni. Il rendimento dell’Inter non è mai stato costante. Anche il secondo tempo dei nerazzurri contro l’Atalanta (fino al il rigore erano sul 3-1) è stato orribile nell’ordine tattico, sulla tenuta fisica e sulla gestione psicologica della gara. La società farà bene a non illudere più i tifosi e a concentrarsi sulla ricostruzione già da adesso. Complimenti all’Atalanta, alla quale manca poco alla salvezza.
Il Milan (2-2) butta via due punti sul campo della Fiorentina, dopo essere stato in vantaggio 2-0, perdendo l’occasione di estromettere definitivamente i viola dalla lotta al terzo posto. Protagonista in negativo l’arbitro Tagliavento che ha commesso errori gravi: espulsione ingiusta di Tomovic e mancata quella di Montolivo, primo rigore alla Fiorentina inesistente e uno negato al Milan nel finale. Ma la colpa non è solo di Tagliavento. Il Milan non ha saputo chiudere la partita e ha gestito male il doppio vantaggio, facendo rientrare in partita la Fiorentina. Bravi i viola a recuperare, sfruttando le amnesie e gli errori di alcuni giocatori del Milan. Opaca e nervosa la partita di Balotelli che si è fatto ammonire e salterà la partita contro il Napoli. Comunque il pareggio è utile a tenere lontana la Fiorentina. Da condannare il brutto episodio in tribuna d’onere che ha costretto l’amministratore delegato rossonero Galliani a lasciare la tribuna, dopo essere stato pesantemente contestato dal pubblico per l’episodio dell’espulsione di Tomovic. Del pareggio approfitta il Napoli (2-0) alla terza vittoria consecutiva, rafforzando il secondo posto. Ci impiega meno di un tempo per battere il Genoa, che era a caccia di punti salvezza, quindi una partita difficile. La squadra di Mazzarri è tornata solida e ha ritrovato convinzione nei propri mezzi, nel momento opportuno in difesa del secondo posto, poiché per lo scudetto è ormai tardi. A San Siro si presenterà lanciatissimo e la ritrovata forza potrebbe bastare per mettere al sicuro la qualificazione diretta alla Champions League.
Nel finale di campionato dovrà invece soffrire il Genoa raggiunto da Palermo e Siena. A parte un miracolo del Pescara o un crollo di altre squadre (Chievo o Torino) il quartultimo posto per restare in Serie A se lo contenderanno queste tre squadre. A pari punti, sarebbe il Siena a salvarsi, perché in vantaggio nella classifica avulsa. Le ultime sette giornate promettono una lotta accesa. Il Palermo (1-3) è tornato prepotentemente in corsa dopo avere colto la prima (!) vittoria esterna della stagione sul campo della Sampdoria. Per il Palermo il campionato inizia adesso e paradossalmente in panchina siede l’allenatore Sannino, che aveva iniziato la stagione, richiamato dopo la staffetta Gasperini-Malesani-Gasperini! Timoroso il Siena (0-0) che perde l’occasione di salire da solo al quartultimo posto. Meglio il Parma, a un passo dalla salvezza, in una partita noiosa che complica la situazione al Siena, reo di non sfruttare al meglio le partite interne. Nessuna rete segnata nelle ultime tre. Gol numero 170 per l’intramontabile Totò Di Natale nella sua doppietta in Udinese-Chievo (3-1), il secondo di pregevole fattura. Vittoria che fa sperare in un posto per l’Europa. Il Chievo resta a +8 sul quartultimo posto, ma bastano pochi errori per ritrovarsi sull’orlo della lotta retrocessione. Il Catania (0-0) non ha più la brillantezza di inizio campionato e si fa fermare sul pareggio da un ottimo Cagliari. Europa più lontana per i siciliani e pareggio che avvicina ulteriormente i sardi alla salvezza. Pari all’ultimo minuto del Torino (2-2) a Bologna e altro piccolo passo verso la salvezza. Il Bologna si lascia sfuggire di mano una vittoria che sapeva di salvezza.
Nel posticipo di lunedì, pari nel derby romano tra Roma e Lazio (1-1), dove non c’era in palio la corsa alla Champions League. La partita è stata sostanzialmente equilibrata. Meglio la Lazio nel primo tempo, terminato in vantaggio grazie a un bel gol di Hernanes. Il brasiliano potrebbe chiudere ad inizio ripresa, ma sbaglia malamente il rigore e poi causa quello trasformato da Totti (record di gol nel derby). L’espulsione di Biava favorisce la Roma, che non riesce però a sfruttare l’uomo in più: bravo Marchetti in due occasioni e sbaglio clamoroso di Lamela sotto porta. Alle romane resta la lotta per l’Europa League e la Coppa Italia.
Classifica Serie A: Juventus 71; Napoli 62; Milan 58; Fiorentina 52; Lazio 51; Inter 50; Roma 48; Catania 46; Udinese 45; Parma e Cagliari 39; Bologna e Atalanta 37; Sampdoria e Torino 36; Chievo 35; Genoa, Siena e Palermo 27; Pescara 21.