Il giovane marocchino Mohamed Fikri non ha ucciso la ragazza ma potrebbe sapere chi è stato ad ucciderla, di qui la nuova accusa di favoreggiamento
Il pm Letizia Ruggeri sta braccando l’assassino di Yara Gambirasio. Due sono le piste che il pm sta seguendo: le tracce di Dna trovate sui leggings e sullo slip della ragazza e la nuova accusa di favoreggiamento nei confronti del marocchino Mohamed Fikri.
La settimana scorsa abbiamo riferito sulla testimonianza di un autista di autobus che ha raccontato di aver saputo da Giuseppe Guerinoni, suo amico, che costui aveva avuto un figlio da una donna. Secondo le tracce biologiche rinvenute sulla ragazza sarebbe questo figlio “segreto”, avuto fuori dal matrimonio, l’autore dell’omicidio di Yara. Il padre, autista pure lui, è morto nel 1999, quindi non può più parlare, ma per lui parla il suo Dna simile a quello trovato su Yara. Se è simile e se lui è morto 14 anni fa, quindi non può averla uccisa lui, vuol dire che uno dei suoi figli è l’assassino di Yara. Siccome i suoi figli legittimi non sono gli assassini perché i loro Dna si allontanano da quello trovato sul corpo della ragazza, gl’inquirenti stanno cercando questo figlio avuto con un’altra donna. Secondo quanto ha raccontato il suo collega autista, la donna sarebbe originaria di San Lorenzo di Rovetta. Gl’inquirenti, dopo aver setacciato la zona, hanno individuato già una donna che potrebbe essere la madre dell’assassino e le hanno preso il Dna. Non sappiamo se è davvero lei la madre di chi ha ucciso Yara, ma sappiamo che anche se non è lei ormai le indagini sono ad un passo dalla verità.
Per quanto possano essere grandi le cittadine vicino a Brembate di Sopra e a Chignolo d’Isola, non dovrebbe essere un’impresa difficile risalire alla donna che nel 1961-62-63 ebbe un figlio. Può darsi che la donna in questione – che certamente sa che è stato suo figlio ad uccidere la ragazza – si sia in seguito sposata ed abbia, insieme al suo eventuale marito, riconosciuto il figlio che ha preso il cognome di lui, ma tutti gli ostacoli burocratici potranno ritardare, ma non impedire che si giunga alla verità. E’ dunque una questione di tempo.
L’altra pista che la pm sta seguendo è quella vecchia del giovane marocchino che lavorava nel cantiere di Mapello (dopo portarono i cani che seguirono le tracce della bambina sequestrata) e che quella sera stava lavorando quando la ragazza fu rapita. All’inizio Mohamed Fikri fu accusato di omicidio, perché i magistrati intercettarono una telefonata fatta il 3 dicembre 2010 ad un amico tunisino, nella quale c’era un riferimento che in seguito si rivelò essere stato mal tradotto. La frase oggetto di interpretazione diceva: “Allah, perdonami: non l’ho uccisa io”, mentre secondo un’altra interpretazione diceva “Allah, fa che risponda”. Non si capisce come una frase possa essere interpretata in modo così divergente, ma non è questo il punto.
Fikri e il suo datore di lavoro non c’entrano con il delitto, perché il Dna trovato sul corpo di Yara non corrisponde al loro, ma gl’inquirenti hanno archiviato l’accusa di omicidio nei suoi confronti, però hanno aperto un altro fascicolo con l’accusa di favoreggiamento. In sostanza, ritengono che Fikri non abbia ucciso Yara, ma che sappia qualcosa e che copra qualcuno. Da cosa lo deducono? Da una telefonata del 3 dicembre 2010 alle ore 16,17 fatta da Fikri alla sua fidanzata, nella quale la fidanzata (che non c’entra nulla con la vicenda) chiede a Fikri se “il posto dove l’hanno uccisa è vicino dove lavoravi o è un po’ lontano” e Fikri risponde “E’ vicino… è vicino al cancello del cantiere”. La pm si sarà chiesto: come mai Fikri risponde che è stata uccisa “vicino al cancello del cantiere”? Come fa a saperlo? Insomma, i magistrati sospettano che Fikri sappia chi è l’autore del sequestro della ragazza ed è per questo che lo hanno accusato di favoreggiamento. Il tribunale, tra l’altro, ha nominato un gruppo di esperti per effettuare la traduzione esatta della frase intercettata che Fikri aveva detto al suo amico tunisino. Il vero significato della frase in questione, più l’interrogatorio di Fikri avranno valore di prova, dunque il cerchio si stringe.