Riguardo l’abolizione delle circoscrizioni estere il premier ha rassicurato il senatore Caselli che non ci sono piani in questo senso e che il diritto al voto degli italiani residenti fuori dal Paese rimane tale
“È con molto piacere che apprendiamo dal senatore Caselli la confortante notizia della conferma delle circoscrizioni estere. Il senatore si gloria di aver ricevuto rassicurazioni dal premier in persona. Lo stesso Berlusconi che solo un anno fa, era il dicembre 2010, aveva garantito a Caselli di destinare nel giro di una settimana 10 milioni di euro agli italiani all’estero. Speriamo non si tratti dello stesso tipo di rassicurazione perché gli italiani all’estero sono, ad oggi, rimasti all’asciutto”. È quanto dichiara il responsabile Italiani nel mondo del Pd, Eugenio Marino, in risposta alla dichiarazione del senatore del Pdl eletto all’estero Esteban Juan Caselli. Davanti a notizie di stampa che indicano il ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, come autore di una bozza di riforma costituzionale tendente ad abolire la circoscrizione estero nelle elezioni politiche, e quindi la rappresentanza sia al Senato della Repubblica che alla Camera dei deputati dei connazionali residenti all’estero, il senatore Esteban Juan Caselli, responsabile del settore italiani nel mondo del Pdl, ha infatti contattato il presidente Berlusconi ed il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, manifestando loro la sua preoccupazione per questa ipotesi. Il premier ha rassicurato il senatore Caselli che non ci sono piani in questo senso e che il diritto al voto degli italiani residenti fuori dal Paese rimane tale. Identici concetti – ha fatto sapere Caselli – sono stati espressi al coordinatore del settore italiani nel mondo del Pdl dal presidente del gruppo Pdl al Senato della repubblica, Maurizio Gasparri, che ha ratificato lo stesso parere. “Le circoscrizioni estere e la rappresentanza territoriale che ne consegue sono un’importante conquista parlamentare che va salvaguardata – ha infatti sottolineato Maurizio Gasparri – qualunque riforma costituzionale non può prescindere dal ribadire il riconoscimento del diritto di voto per i connazionali che vivono fuori dall’Italia” ha aggiunto il presidente del gruppo Pdl al Senato.