Nuovo album, due singoli e l’inno della Squadra di pugilato Olimpica Azzurra: i Finley tornano alla grande a due anni di distanza dal loro ultimo album
Il 2012 è un anno importante per i Finley perché segna il loro ritorno sulla scena musicale. Lo scorso 29 maggio, infatti, esce nei negozi di musica e on line il loro ultimo album “Fuoco e Fiamme”, il loro quarto album registrato in studio. «È un disco di 13 tracce rock ed energiche, frutto di un lavoro durato più di un anno. – dice la band parlando della loro ultima creatura – Per il titolo abbiamo scelto il fuoco come simbolo di rigenerazione, del nostro forte legame e della passione che ci fa andare avanti. Nei testi riemerge con forza quello che è sempre stato il nostro messaggio, fin dai tempi di ‘Tutto è possibile’: uno sguardo positivo al futuro e la convinzione di poter cambiare le cose attraverso l’amore e la passione per ciò che si fa. ‘Fuoco e Fiamme’ vuole dare voce ai molti giovani che ce la fanno, che con grande impegno e determinazione inseguono le proprie aspirazioni, in un Paese che non fa nulla per sostenerli, anzi li considera un problema». Con questo ultimo lavoro i Finley si rimenttono in gioco con ben due novità importanti: si tratta del primo album che vede la partecipazione del nuovo bassista del gruppo, Ivan Moro, subentrato a Stefano Mantegazza che ha abbandonato la band nel 2010; e soprattutto che l’album è una produzione indipendente poiché è stato pubblicato con la loro etichetta discografica, la Gruppo Randa. L’uscita del nuovo lavoro discografico dei Finley è stata anticipata dal singolo di lancio “Fuoco e Fiamme”, una canzone dalle sonorità rock che dà anche il titolo all’album. «La canzone è la lettera di un soldato che racconta il crollo delle sue certezze. Non c’è nessun nobile ideale che regga il peso di tanto dolore, sofferto e causato: l’unica cosa che fa andare avanti è la speranza di riabbracciare le persone che ci aspettano a casa. È una questione che vale per ciascuno di noi, costretti ogni giorno a combattere la nostra guerra e a lottare per le cose in cui crediamo» spiegano i componenti del gruppo.
Il singolo “Fuoco e Fiamme” del gruppo di Legnano è accompagnato anche da un videoclip che ben si armonizza con le sonorità rock della canzone: infatti il video è una sorta di omaggio al film Vanishing Point (Punto Zero), al personaggio di Kowalsky e al suo messaggio di ribellione pacifica a tutte le forme di ideologia e totalitarismo. L’album, che contiene tredici tracce inedite, ha avuto un ottimo debutto, posizionandosi al 1° posto della classifica dei dischi GfK/PMI-Indipendenti e al 6° posto della classifica Fimi/Gfk dei dischi più venduti. Tra gli altri brani contiene “Il Meglio Arriverà”, in cui i Finley duettano con l’inconfondibile voce e armonica di Edoardo Bennato, ma anche “Olympia (The Sound of my Nation)” ovvero il brano scelto dalla Federazione Pugilistica Italiana come inno della Squadra Olimpica Azzurra. Il brano è la colonna sonora del video “Road to London 2012 – Italia Boxing Team” con cui la squadra si presenta alla XXX edizione dei Giochi Olimpici di Londra.
«Siamo malati di musica e sport – dichiarano i Finley – Con “OLYMPIA (THE SOUND OF MY NATION)” abbiamo voluto fare un omaggio alle Olimpiadi e al pugilato, disciplina che rappresenta una delle massime espressioni dei valori e dei principi dello sport. L’energia rock di questo brano vuole augurare a tutti i pugili italiani di confermare o addirittura migliorare i risultati straordinari raggiunti 4 anni fa a Pechino».
Per quanto riguarda il brano che realizzano con Bennato, “Il meglio arriverà” è il secondo singolo estratto dall’album ed è accompagnato da un video, visibile già on line, ideato e realizzato da Marco Salom (regista di moltissimi artisti, tra i quali Ligabue, Elisa e Skin). «Il videoclip di “Il Meglio Arriverà” – racconta Marco Salom – è un viaggio verso l’infinito; una suggestiva barca fantasma in un mare incantato che procede inesorabilmente a vele spiegate verso la libertà. Una rotta ove il tempo appare sospeso, per poter fissare nella mente i migliori ricordi e fare emergere le più ottimistiche aspettative rispetto ai nuovi orizzonti per il futuro». Mentre per i Finley si tratta di «una chiacchierata tra padre e figlio, che ripercorrono in bicicletta le strade dei loro ricordi. Un padre che si lascia il passato alle spalle e un figlio che lo incoraggia a guardare il futuro con occhi di speranza. È un brano folk suonato con chitarra acustica, armonica a bocca e tambourine a richiamare paesaggi mediterranei, mentre la voce del maestro Edoardo Bennato racconta questa bellezza con i suoi occhi da eterno Peter Pan».
1 commento
Son sempre bravi, ma li preferivo prima quando hanno esordito e non ce stato lo stop di un anno x il bassista tutto qua.
Un bacio