Mi chiamo Daniele Piscopia, vengo dalla provincia di Potenza, i miei genitori sono entrambi italiani. Sono undici anni che ho la mia attività, il mio studio “ReandMix”. Penso di aver fatto la scelta giusta, stare in Svizzera e lavorare per conto proprio vale molto. Diciamo che, se hai un’attività propria che funziona è una cosa bellissima. Sicuramente ho avuto degli alti e bassi, però ho sempre combattuto e adesso finalmente posso dire che da un paio di anni le cose vanno solo migliorando.
Che legame hai con l’Italia?
Vado ogni anno in Italia, anche perché c’è la mia famiglia, mi piace moltissimo e mi sento pure molto italiano, anche essendo cresciuto qui in Svizzera.
Hai mai avuto problemi d’integrazione qui in Svizzera e sei Svizzero?
No, non ho mai avuto di questi problemi e non sono neanche Svizzero (ride). Forse una volta si sentiva di più quella cosa dello “Tschingg” adesso invece non tanto. Penso che oggigiorno moltissimi Svizzeri ci vedono quasi uguali a loro.
Come mai non hai il passaporto svizzero?
Sicuramente non sarebbe stato male farlo, adesso però mi toccherebbe pagare una barca di soldi per diventare svizzero. Prima forse non l’ho fatto per il militare, ma ad essere sincero non ci ho mai pensato troppo e non ho mai avuto quel sentimento di dovermi fare svizzero. Sai io mi sento molto italiano, certamente sono abituato al sistema svizzero, ma nel modo di fare e nel modo di pensare sono italiano. Forse proprio questo è il problema di tornare in Italia.
Prima di avere la tua attività in proprio cosa facevi?
Inizialmente ho imparato a fare il parrucchiere però poi ho smesso e ho cominciato a lavorare nel mondo dei computer. Ho fatto una scuola e poi più o meno negli anni ‘90 è nata la rivoluzione della stampa digitale, e avendo fatto le scuole di grafica, ho trovato un nuovo posto di lavoro iniziando come aiutante nel settore digitale. Prima si andava in tipografia a fare le fotocopie e a stampare, oggi invece è tutto diverso ognuno ha il computer a casa e anche la stampante.
Ho lavorato per quella ditta per sei anni e ne sono diventato il proprietario. Poi per un periodo ho smesso e ho lavorato presso una ditta telefonica nel settore internet, facevo il supporto ai clienti italiani e svizzeri per l’accesso ad internet. Successivamente ho fatto la scuola di webdesign in modo che potevo curare personalmente il sito internet di quella ditta. Prima c’era solo la Swisscom poi sono arrivate la Orange, la tele 2, io lavoravo alla One Tell. Quando però questa ditta ha chiuso la sede di Zurigo e sono rimasto disoccupato ho pensato di mettermi in proprio.
Hai clienti italiani?
Si, ho molti clienti italiani, in dieci anni ho acquisito tantissimi clienti italiani che vengono da me, grazie ai quali, e grazie alla pubblicità del “passa parola” che mi hanno fatto, sono riuscito a vivere di questo lavoro.
Cosa offri di preciso?
Nel settore grafico faccio tutti, dalla A alla Z: cartellini da visita, inviti, prospetti etc. Inoltre faccio anche disegno, sono specializzato in stampa su magliette in diversi modi, faccio anche ricamo presso un amico. Siamo ormai un gruppo che lavoriamo insieme, per i lavori che non posso fare io mi aiuta amico oppure mi appoggio a ragazzi che posso chiamare a ora che mi danno una mano. Lavoriamo insieme come in una società, non c’è quasi niente che non possa offrire. Per me è molto importante offrire un buon servizio al cliente. Quindi se il cliente mi chiede una cosa che io non posso fare, lo mando da un mio amico in grado di servirlo e che so che fa bene il suo lavoro in modo che il cliente ne rimanga contento! Penso che con la mentalità italiana che abbiamo lavoriamo molto bene, per esempio se il cliente di giorno ha da fare oppure lavora e non può passare da me, apro il negozio anche di sera o il fine settimana. Il mio lavoro lo faccio con moltissima passione, ecco perché non mi da assolutamente fastidio aprire il negozio anche in orari insoliti. Per me la cosa più importante è il cliente. Non mi sono mai annoiato in questi anni di dover andare a lavorare!
Per quanto riguarda la stampa su maglia, posso portare pure una mia maglietta?
Puoi portarla pure tu, ci sono tante squadre di calcio che portano le loro magliette, e anche i pantaloncini. Certamente in casi come questo il prezzo viene meno perché non ti devo vendere pure la maglietta. Io penso che non sono il più economico, ma neanche il più caro. Lavoro con prodotti di alta qualità e certamente la qualità ha il suo prezzo. C’é sempre la ditta che ti farà pagare meno, ma secondo me non conviene essere meno caro e dover vendere senza qualità. È veramente pochissima la gente che in questi anni ha reclamato per un prodotto venduto da me.
Fai pure il logo per chi non ne ha già uno?
Certo, faccio tutto a cominciare dalla parte grafica. Per esempio ho già aiutato ad aprire un paio di ditte che ancora non avevano niente. Si organizza un appuntamento per discutere su ciò che vorrebbe il cliente, poi elaboro il logo, i volantini, e tutto ciò che ci vuole per aprire una ditta. La pubblicità è una cosa importantissima, tu puoi avere il salone più bello del mondo, ma se nessuno ti conosce non ti serve a niente, quindi aiuto a creare la pubblicità e a volte magari pure come e dove farla.
Qual è il lavoro più gratificante che hai mai fatto?
Un’esperienza bellissima è stata sei o sette anni fa. Delle ditte grandissime hanno ordinato magliette e altro da me, pensate un po’… io con una ditta piccolina, avevano affidato il lavoro proprio a me! Poi ho fatto un contratto con una ditta grandissima di Zurigo, loro hanno scelto me: eravamo in tre a fare mostrare i nostri lavori e alla fine ho “vinto” io. Una cosa divertente è stata di mettere gli adesivi su una barca.
Un cliente aveva portato la sua barca qua, sai normalmente davanti al negozio ci sono le moto o le macchine, ma lui è venuto con la macchina e la barca attaccata, troppo forte! Un altro momento bellissimo è stato quando ho fatto dei lavori per la Coca Cola!
Per il futuro che intenzioni hai?
Spero che la mia ditta cresca ancora di più e che magari più in là io possa anche avere degli impiegati e ingrandire ancora il locale. Mi piacerebbe anche di cambiare posto, qui a Horgen sono un po’ nascosto.
Vorresti tornare in Italia?
Per il momento sicuramente no. Magari un giorno, penso che da pensionato in Italia starei pure bene.
Re&Mix
www.reandmix.ch