La Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) parla d’inadempienza e chiare responsabilità
Il rapporto della CPI dovrebbe far luce su un buco di quasi 1.5 miliardi di franchi nella vicenda di corruzione alla cassa pensione cantonale BVK e sugli aspetti politici della vicenda. Secondo il rapporto, la colpa maggiore ricade sul Governo Cantonale, che rimprovera all’Esecutivo sorveglianza e controlli inadeguati, nonché misure di ristrutturazione insufficienti e di aversi assunto le responsabilità come organo dirigente della cassa. Secondo quanto spiegato dal presidente della CPI, Markus Bischoff, la seconda cassa pensione svizzera aveva “un ritardo di 5-10 anni in rapporto ad altre casse quanto a organizzazione, strutture e decisioni d’investimento”. È questo il difetto principale che ha permesso il comportamento del 57enne Daniel Gloor, ex responsabile della BVK e imputato principale nel processo. Gloor era l’unico a decidere le strategie d’investimento sul capitale BVK che ammontava a 11 miliardi e per poi investire in società inaffidabili, ricevendo da esse, fra il 1997 e il 2010, mazzette e favori personali di vario genere per un importo complessivo di 1,7 milioni.
Secondo la CPI gli ultimi quattro direttori del Dipartimento delle finanze non si sono assunti le proprie responsabilità di sorveglianza e di non avere avallato le necessarie misure di risanamento, ignorando i numerosi allarmi che alla BVK si segnalavano già dal 1996 e dal 2002 di delineava un finanziamento insufficiente. Nel 2008 il tasso di copertura della BVK era sceso all’81 percento. Da allora non è più risalito sopra il 90 percento e il cantone ha dovuto versare 2 miliardi nelle casse della BVK.
Il Governo zurighese respinge le accuse di essere il principale responsabile, poiché il Consiglio di Stato “non è un consiglio d’amministrazione in senso giuridico” e “diversi organi sono parzialmente responsabili come il Parlamento e le diverse commissioni finanziare. Secondo il rapporto se si dovesse provare la relazione tra il danno e la violazione dei doveri, i Consiglieri di stato dovranno rispondere personalmente e il cantone dovrebbe per legge incaricarsi delle somme. Approfonditi chiarimenti giuridici, è compito del nuovo consiglio d’amministrazione, ma a pagare il dissesto della BVK saranno comunque i contribuenti, i pensionati e gli affiliati alla cassa.