Una ricerca condotta dalla psicoterapeuta inglese Julia Cole sulla differenza ideale di età tra i partner
Fidanzati e fidanzate, conviventi ma non sposati, prima di fare il grande passo, chiedete al vostro partner la carta d’identità, perché l’intesa e la durata di una unione dipende dall’età, precisamente da una certa differenza di età tra l’uomo e la donna. Non è un’opinione o il risultato di buontemponi, ma la conclusione di una ricerca seria condotta dalla dottoressa Julia Cole, psicoterapeuta britannica che da oltre vent’anni si occupa dei problemi della vita di relazione. La differenza di età che assicura alla coppia intesa e durata, quindi felicità ed amore eterno è di quattro anni e quattro mesi, mese più mese meno.
Ripetiamo: non è uno scherzo. Ecco l’esordio della dottoressa Cole: “Anche se gli esperti di tutto il mondo hanno sempre ammesso che gli anni dei due partner sono importanti per creare una buona affinità di coppia duratura nel tempo, finora nessuno si era mai sbilanciato nel dire esattamente quanti anni di differenza devono avere i partner affinché la loro unione sia destinata davvero a durare”. Lei, appunto, si è cimentata con questo dilemma e ha accettato di coordinare una ricerca commissionata dalla società di consulenza finanziaria Confused.com.
I ricercatori hanno studiato per sei mesi la vita di coppia di duemila persone di entrambi i sessi, sposate o conviventi, concentrando la loro attenzione su due dati: l’età che separava i due partner e il tempo della durata del loro rapporto. I test che hanno sottoposto alle coppie riguardavano il grado di soddisfazione della loro vita sentimentale e le principali divergenze con il partner, anche nel rapporto familiare con i figli. Poi, per simmetria al contrario, quali erano i punti che li accomunavano e gli interessi e le passioni che li dividevano. Il risultato, appunto, è quello indicato: “L’amore era più felice e duraturo quando gli anni che dividevano i due coniugi oppure i due fidanzati erano in media quattro anni, più quattro mesi, specie se lei era più giovane di lui”. Non importa, dunque, se è più giovane lui o lei, conta quella differenza di età.
Se prendiamo in considerazione alcune coppie celebri, ci si accorge che i risultati della ricerca della dottoressa Julia Cole poggiano su solide fondamenta. Tra Ilary Blasi e Francesco Totti esiste una differenza di quattro anni e sette mesi, il nuotatore Massimiliano Rosolino è più giovane di Natalia Titova di quattro anni e quattro mesi, il principe di Edimburgo è più anziano della regina Elisabetta di quattro anni e nove mesi. E’ chiaro che ognuno può confrontare le differenze nella propria situazione.
C’è da chiedersi a questo punto perché è questa la differenza che fa la felicità della coppia. Lasciamo parlare la dottoressa Cole: “Poiché i due partner appartengono alla medesima generazione, hanno ricordi comuni del passato anche se non li hanno vissuti insieme, condividono mode, tendenze e spesso passioni caratteristiche di un determinato periodo storico, ma hanno una maturità differente dovuta proprio agli anni che li separano e che consente loro di raffrontare esperienze e conoscenze. Lo stesso invece non accade quando i partner sono coetanei o hanno una grande differenza di età”. Il 46% di chi ha preso parte alla ricerca dice che questa differenza di età consente di vedere la vita da un altro punto di vista, il 41% dice che aiuta a mantenere la coppia più dinamica, ad avere nuovi stimoli e interessi, specie se è la donna ad essere più giovane. C’è però un 55% di donne che preferisce avere un marito più grande di sette anni, perché offrirebbe una maggiore e più solida situazione finanziaria. Resta il fatto, però, che anche chi la pensa così appartiene proprio a quella differenza magica dei quattro anni e quattro mesi.
E gli altri, quelli cioè che hanno differenze più marcate? A questo punto verrebbe da dire: che Dio gliela mandi buona, ma non drammatizziamo. Anche le altre coppie con differenze diverse possono sperare, sarà un po’ più difficile per via dei mondi differenti che prima o poi si distanzieranno, ma non è detto che ciò comporti automatismi.
Francesco Alberoni, sociologo dei sentimenti e dell’amore, ritiene che anche una differenza fino a trent’anni può tenere, dipende da quando ci si incontra: potrebbero funzionare le coppie che si conoscono a 25 (la donna) e 55 (uomo), a 50 (donna) e 80 (uomo), ma non a 18 (donna) e 48 (uomo), però, aggiunge Alberoni, dipende dalla ricchezza e dal potere dell’uomo. Ricchezza e potere, conclude, “esercitano un fascino che compensa quello che l’età toglie alla bellezza e alla prestanza fisica”.