Avrebbe dovuto ricevere un premio alla carriera al Festival del Cinema di Zurigo, invece Roman Polanski, famoso regista, è stato fermato dalla polizia in Svizzera su mandato di cattura internazionale emesso delle autorità statunitensi: il regista fu condannato nel ’78 per violenza sessuale ai danni di una minorenne.
La cerimonia di premiazione è stata rinviata mentre un portavoce del ministero della giustizia svizzero ha fatto sapere che il regista polacco “è in detenzione provvisoria in attesa di estradizione”.
Polanski, che da tempo vive a Parigi, fu condannato nel 1978 negli Stati Uniti per aver avuto rapporti sessuali con una 13enne, Samantha Geimer. Nel maggio di quest’anno, un tribunale di Los Angeles ha respinto il ricorso in cui Polanski chiedeva l’archiviazione delle accuse: l’ultimo dei giudici coinvolti, Peter Espinoza, ha infatti riconosciuto che il pm aveva commesso errori sostanziali al momento del processo, ma ha sostenuto che la legge non lo autorizza a fare gesti di clemenza nei confronti di un latitante. Espinoza aveva detto di non poter esaminare il caso visto che l’imputato si rifiutava di presentarsi in aula.
Secondo la testimonianza della Geimer, il regista, ospite nella villa di Jack Nicholson, avrebbe abusato di lei mentre la ragazza era sotto gli effetti di droghe e alcool. Il regista patteggiò per l’accusa di stupro ma fu condannato, quindi fuggì in Francia. Pendendo su lui un mandato di arresto, il regista non è potuto tornare negli Stati Uniti. Negli ultimi tempi il cineasta aveva cercato di trovare un accordo con la magistratura americana, offrendo un’ammissione di colpevolezza in cambio di una revisione della condanna. Nella sua autobiografia, Roman by Polanski, il regista sostiene che la madre di Samantha Geimer abbia architettato contro di lui un piano per ricattarlo mentre la Geimer qualche tempo fa ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair dichiarando: “Ho una vita felice e altrettanto auguro a Polanski”.
I legali del regista hanno sempre sostenuto la tesi che la giustizia di Los Angeles abbia agito illegalmente, tentando il possibile per incastrarlo.
Intanto, il ministro francese della Cultura, Frederic Mitterand, si è detto “stupefatto” per l’arresto del cineasta ricordando che Polanski è cittadino francese. Il ministro ha poi precisato di aver “consultato il presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, che segue la vicenda con grande attenzione e condivide l’auspicio per una soluzione rapida”.
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