I genitori hanno il dovere di provvedere al mantenimento dei propri figli e affinché questo venga fatto nella maniera più corretta possibile, il diritto al mantenimento del figlio sarà rafforzato tenendo sott’occhio soprattutto il benessere dei minori
L’argomento mantenimento dei figli, è un tema molto delicato, perché gli oggetti della discussione sono i minorenni. Il diritto del figlio al mantenimento e, in modo particolare, il suo rafforzamento è stato oggetto di discussione dell’avamprogetto insieme all’esigenza di rimuovere tutti gli aspetti che penalizzano i figli dei genitori non sposati. L’avamprogetto ha riscosso ampi consensi in sede di consultazione per cui, lo scorso mercoledì, il Consiglio federale ha deciso di incaricare il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare un messaggio in proposito, entro la fine del 2013. Al centro di tutto deve esserci il minorenne e il suo benessere.
Questo deve essere garantito e tutelato da un adeguato mantenimento da parte di genitori, che siano essi sposati o no. Infatti, dal momento della nascita, tutti i genitori hanno l’obbligo di provvedere alle esigenze primarie del proprio figlio, accudirlo e assisterlo nella crescita, nonché devono prendersi carico delle spese e questo senza che lo stato civile dei genitori lo possa in alcun modo penalizzare. Per questo motivo il progetto si è concentrato in maniera particolare su tre aspetti che riguardano il diritto al mantenimento del figlio: prima di tutto esso non deve riguardare solo le spese quotidiane, come i pasti, per esempio, o le spese dei trasporti, ma i genitori devono essere in grado di garantire anche un adeguato contributo per l’accudimento. Altro punto su cui si concentra il rafforzamento del diritto al mantenimento è il fatto che il diritto del bambino è prioritario rispetto a qualsiasi altra pretesa di mantenimento previste dal diritto di famiglia. Infine l’aiuto all’incasso deve essere armonizzato su scala nazionale in modo da garantire che il figlio riceva regolarmente il contributo di mantenimento. In linea di massima l’avamprogetto è stato approvato in consultazione da 25 Cantoni, sei partiti e la maggioranza delle organizzazioni, per questo motivo la riforma avrà seguito.
Infatti considerati i risultati per lo più positivi della procedura di consultazione, il Consiglio federale ha deciso di portare avanti la riforma mantenendo l’attuale orientamento senza che prima però avrà riesaminato attentamente alcune delle richieste avanzate nella consultazione, per esempio la questione se fissare nella legge i criteri di calcolo e la durata del mantenimento del figlio. Non sarà invece fissato un importo minimo al mantenimento del figlio a carico dei genitori (o dello Stato se i genitori sono assenti per vari motivi). L’inserimento di una tale disposizione, infatti, renderebbe necessario modificare la Costituzione, il che ritarderebbe notevolmente il progetto andando a penalizzare gli interessati.