Lulic decide la finale contro la Roma a un quarto d’ora dal termine. Per i giallorossi stagione fallimentare
La squadra di Vladimir Petkovic (primo trofeo in carriera) vince meritatamente la sfida dell’Olimpico che valeva anche l’ingresso in Europa League, oltre al trofeo tricolore. La Lazio nel ritiro è riuscita a rivitalizzarsi e ha saputo gestire meglio della Roma, intimorita e non all’altezza, l’appuntamento del derby più importante di sempre. I biancocelesti sono apparsi meno nervosi e più concentrati e hanno trovato nelle ali Candreva e Lulic le armi per mettere in difficoltà la difesa giallorossa. Non a caso sono loro a confezionare il gol vittoria: un cross forte e teso di Candreva è smanacciato maldestramente dal portiere Lobont che mette fuori tempo Marquinhos e consente a Lulic il tocco decisivo. La gara non è stata bella ed è stata condizionata da molti falli (otto ammoniti e un espulso). Non è mancata comunque l’intensità e le azioni più efficaci si sono avute sulle ripartenze.
Poche le occasioni da gol: colpo di testa di Klose respinto da Lobont al 34’ e uno di Destro che ha spaventato Marchetti al 45’. La tensione ha condizionato le squadre, soprattutto la Roma, che non è riuscita a costruire gioco con Totti e Lamela. Un episodio ha deciso così la finale. La reazione dei giallorossi ha prodotto un solo sussulto su punizione del capitano Totti, alzata sulla traversa da Marchetti. La Lazio gestisce il vantaggio senza rischiare troppo e con la conquista della Coppa, salva una stagione che rischiava di terminare negativamente. La Roma dal canto suo fallisce l’ultimo obiettivo e resta per l’ennesima volta senza un posto in Europa. Una stagione veramente fallimentare, perché la società non è riuscita a sfruttare le sue grandi potenzialità e dovrà ripartire con l’ennesima nuova rifondazione.