Grande successo a Dietikon per la serata organizzata dal circolo culturale “Sandro Pertini”, dedicata alla cultura e tradizione melodica romana
“Quanto sei bella Roma a prima sera”, citava una nota canzone degli anni ’30 che fa parte di quella tradizione di stornelli romani che tanto caratterizza la cultura e la natura di questo popolo allegro e scanzonato. E per una sera la tradizione popolare della Città Eterna ha preso vita in tutta la sua autentica forza melodica grazie ad una serata organizzata dal Circolo Culturale “Sandro Pertini” di Dietikon. Nell’ambito degli eventi che il circolo sta organizzando per celebrare i 20 anni della sua fondazione, ha pensato bene di portare in terra elvetica un po’ di quel sano, divertente e accattivante folklore nostrano facendo appello ad un gruppo esperto di Stornellatori romani. Due voci maschili e una femminile, in abiti tradizionali che ricordano l’epoca del Rugantino, musicati e accompagnati dal Maestro Fabrizio Masci, sono riusciti benissimo nel loro intento di ricreare per qualche ora l’atmosfera conviviale e allegra delle osterie capitoline. Gli stornellatori hanno intrattenuto il pubblico, intervenuto numeroso nonostante la giornata piovosa, attraverso alcune delle più belle e famose canzoni della tradizione romana. E stiamo parlando di titoli come Tanto pe’ cantà, La società dei magnaccioni, Roma forestiera, L’aricciarola, Nannì, Stornellata romana, Fiori trasteverini e tante altre canzoni. Forte è l’emozione che trapela nei versi cantati e interpretati dai bravi artisti del gruppo e sono tutti sentimenti condivisi dai presenti perché ci lega alla nostra cultura, ci riporta con la mente all’atmosfera che caratterizzano le feste popolari romane. Mentre le coreografie, le danze e i cambi d’abito della coreografa Laila Scorcelletti hanno impreziosito e caratterizzato maggiormente i brani musicali. Lo spettacolo si è avvalso anche di alcuni momenti di brio grazie alle barzellette che i cantanti hanno raccontato in puro dialetto romano coinvolgendo il pubblico presente che ha non solo apprezzato il momento ma vi ha preso parte attivamente con interventi e scambi di battute con gli artisti, contribuendo a creare in questo modo un’atmosfera di convivialità davvero piacevole. Ma dei bravi artisti capiscono quando la platea è calda ed ha voglia di fare festa, di ballare e divertirsi ancora, così il gruppo di stornellatori romani ha introdotto nella scaletta della serata una variazione al tema eseguendo i brani più importanti della tradizione regionale italiana per fare un omaggio gradito alla varietà di italiani presenti in Svizzera e presenti anche all’evento. È a questo punto che la festa è entrata nel vivo della serata e il pubblico ha colto l’invito dei cantanti ballando canzoni come Calabrisella mia, O surdato nnammurato, Come mammeta t’ha fatto, Vitti na crozza e tante altre ancora.
La serata, organizzata lo scorso 1 giugno 2013, è stata un’ottima occasione per riunirsi e trascorrere una serata dedicata al divertimento e alla cultura e tradizione della nostra terra,ha messo in evidenza la capacità dl circolo di organizzare serate diverse che strizzano l’occhio compiaciuto alla nostra cultura contribuendone la diffusione in territorio svizzero. Nonostante il maltempo, sono stati comunque molteplici gli intervenuti a questa grande “festa” della cultura italiana. La sala del comune di Dietikon che ha ospitato l’evento, era gremita di gente che ha potuto non solo assistere allo spettacolo ma gustare una buona cena in compagnia, a base di alcune pietanze tipiche. Tra un ritornello e un balletto, una barzelletta e una risata, applausi e brindisi, la serata è trascorsa velocemente e anche se si comincia a sentire un po’ di stanchezza la voglia di ballare e cantare non sembra mancare e allora si va avanti: “Tanto pe’ cantà, perché me sento ‘n friccico ner còre, tanto pe’ sognà, perché ner petto me ce naschi un fiore”.