Gli azzurri vincono 5-4 dopo i calci di rigore contro l’Uruguay. La Selecao domina la Spagna
L’Italia chiude a testa alta la Confederations Cup. La finalina gli azzurri se l’aggiudicano ai rigori e stavolta avendo la meglio sull’Uruguay, grazie alle tre parate di Buffon. A Salvador la partita era finita 2-2 nei tempi regolamentari, grazie alle reti di Astori e Diamanti (per entrambi la prima in Nazionale) pareggiate dalla doppietta di Cavani. Per l’Italia di Prandelli è stato un buon torneo che ha dato molte indicazioni in vista del Mondiale che si giocherà in Brasile. Tre vittorie contro Messico, Giappone e Uruguay e due sconfitte contro le forti nazionali del Brasile e della Spagna. Contro gli spagnoli, l’Italia ha giocato anche meglio. Cesare Prandelli ha dovuto combattere contro acciacchi e infortuni durante tutta la competizione, ma dalla formazione inedita che ha giocato la finalina, ha tratto risposte positive e qualcuna negativa.
El Shaarawy dovrà ritrovarsi mentalmente e tornare al più presto al gol. Le risposte positive sono arrivate da De Sciglio, Diamanti e Candreva promossi a pieni voti, mentre è confortante avere un De Rossi di questo spessore quando veste la maglia azzurra. La Nazionale è piaciuta sotto il profilo tattico, sempre pronta ad adattarsi con dedizione al sistema scelto dal ct, dimostrando carattere anche nei momenti di difficoltà con l’atteggiamento e lo spirito giusto. L’Italia non ha negato la filosofia del gioco d’attacco e in alcune fasi delle partite contro Brasile e Spagna è stata al loro livello. Prandelli dovrà lavorare molto sulla fase difensiva, che è stata il punto debole in questo torneo: dieci reti in cinque partite sono onestamente troppe.
In finale non c’è stata storia. Il Brasile batte la Spagna 3-0 con doppietta di Fred e gol di Neymar. Spagna mai in partita, subisce la prima sconfitta dopo 29 gare ufficiali (0-1 con la Svizzera nel giugno 2010). La Selecao vince per la terza volta consecutiva la Confederations Cup. Una vittoria di prestigio contro i campioni del mondo in carica che restituisce fiducia al calcio brasiliano che fino a pochi mesi era in crisi d’identità. Hanno brillato su tutti il recuperato Fred (capocannoniere) e la stella Neymar (miglior giocatore). Nell’ambiente spagnolo non si fanno drammi, anche se resta l’amaro in bocca di una sconfitta quasi umiliante. Il ciclo della Spagna non è ancora al tramonto e con le Furie Rosse si dovranno fare i conti anche al Mondiale 2014.
Italia-Uruguay 5-4 dopo i rigori (2-2 d. t. s.)
Italia: Buffon, Maggio, Astori (5′ pts Bonucci), Chiellini, De Sciglio, Montolivo, De Rossi (25′ st Aquilani), Candreva, Diamanti (38′ st Giaccherini), Gilardino, El Shaarawy. All.: Prandelli
Uruguay: Muslera, Maxi Pereira (36′ st Alvaro Pereira), Lugano, Godin, Caceres, Gargano, Arevalo Rios(2′ sts Perez), Rodriguez (11′ st Gonzalez), Suarez, Cavani, Forlan. All.: Tabarez
Arbitro: Haimoudi (Algeria)
Reti: nel pt 24′ Astori, nel st 13′ e 33′ Cavani, 28′ Diamanti. Sequenza rigori: Forlan (parato), Aquilani (gol), Cavani (gol), El Shaarawy (gol), Suarez (gol), De Sciglio (parato), Caceres (parato), Giaccherini (gol), Gargano (parato)
Spettatori: 43.382.