Minivocabolario di Paolo Tebaldi
«Il vescovo di Roma e capo della Chiesa cattolica, ritenuto dai fedeli vicario di Cristo in terra e successore di san Pietro. / stare, vivere come un p., fare una vita da papi, fare una vita comoda, agiata, tranquilla / andare a Roma e non vedere il p., andare in un luogo e non vedere le cose più importanti, non portare a termine qualcosa / Morto un p. se ne fa un altro, per indicare che nessuno è insostituibile / Neanche il papa glielo può levare, specialmente con riferimento a schiaffi e simili che, una volta dati, non si possono togliere».
(„Grande dizionario italiano dell’uso“ di Tullio De Mauro).
Due eventi clamorosi hanno segnato una netta discontinuità nella vita della città del Vaticano nei primi mesi del 2013: la rinuncia, dal 28 febbraio, al ministero petrino di papa Benedetto XVI e l’elezione, il 13 marzo, del primo pontefice sudamericano, l’argentino Jorge Mario Bergoglio. Essi si sono incontrati poi, il 23 marzo, a Castel Gandolfo, disegnando un fatto unico, storico nelle vicende del cattolicesimo. Si può ben parlare di due umiltà a confronto, quella del papa emerito Ratzinger che ha riconosciuto, data l’età e l’indebolimento delle forze fisiche e intellettuali, l’impossibilità a far fronte agli scandali, alle divisioni, alle lotte per il potere della curia; e quella del vescono di Buenos Aires, venuto „da lontano“, a rivendicare, con le parole e con l’esempio, rivoluzionando canoni e liturgie tradizionali, il ritorno alla povertà evangelica; il magistero dell’amore e della „tenerezza“ per i più deboli, gli ultimi, i diseredati; la supremazia dela spiritualità, della fede, della missione del buon pastore sugli accadimenti e e le sollecitazioni temporali. Bisognerà vedere, ora, se a queste doti di mirabile umanità del nuovo Pontefice seguirà una politica innovativa sul delicato terreno delle questioni etiche che attengono alla vita privata e sociale delle persone e delle famiglie e sulle quali sono dure a morire le resistenze e le posizioni dottrinarie retrive della chiesa cattolica: il controllo delle nascite, il divorzio, le unioni civili, i matrimoni tra omosessuali, l’aborto teraupetico, l’eutanasia, il sacerdozio femminile, il voto di castità. Questioni che riguardano la coscienza e la felicità di milioni di fedeli e non credenti e su cui si spera si dischiuda una pagina inedita di cambiamento e modernità.