Aprono i Sex Box, dove le prostitute possono esercitare la propria professione in un luogo più sicuro e protetto. Con i garage dell’amore Zurigo allontana la prostituzione dai centri abitati
Se ne è tanto discusso e finalmente è arrivato il fatidico momento dell’apertura dei Sex Box: lunedì 26 agosto scorso, infatti, ha preso avvio il progetto che prevede l’apertura dei garage dell’amore, dove le prostitute possono svolgere il loro lavoro in piena libertà e in maniera più riservata e sicuramente più protetta.
E anche le stesse lucciole aspettavano con ansia questo momento, adesso che nella periferia di Zurigo hanno allestito la zona dei sex box hanno la possibilità di ricevere i loro clienti in dei garage appositamente realizzati allo scopo di accogliere la prostituta e il cliente lontani dai pericoli notturni, dagli sguardi indiscreti, con la possibilità di ricevere una visita medica ogni settimana, un assistente sociale sempre a disposizione e un luogo dove cambiarsi, farsi la doccia e anche di cucinare. Tutto questo è stato realizzato per allontanare la prostituzione dai centri abitati, i garage sono a disposizione di 40-60 lucciole e dei loro clienti automobilisti, per questo i sex box sono stati battezzati anche “sex drive in”.
I sex box sono accessibili tutti i giorni dalle 19 alle cinque del mattino. Una volta attraversato il cancello, il cliente segue un percorso chiaramente indicato durante il quale entra in contatto con le prostitute e pattuisce un prezzo per le prestazioni. Per i rapporti sono disponibili degli appositi “box” con pareti in legno, parcheggi per i camper e due spazi coperti per i clienti che non vogliono rimanere in auto.
I sex box erano stati approvati dagli zurighesi l’anno scorso con un referendum. Il 24 agosto scorso le autorità hanno inoltre organizzato una giornata delle ”porte aperte” per presentare la struttura agli abitanti che hanno approfittato dell’occasione in gran numero. “Non vogliamo nascondere nulla. La gente ha il diritto di vedere com’è questo posto”, sottolinea Martin Waser, membro dell’esecutivo cittadino e responsabile del dossier.
La zona è facilmente individuabile poiché è indicata da cartelli con il disegno di un ombrello rosso, pittogramma ampiamente conosciuto in Europa orientale e che contrassegna le zone riservate alla prostituzione.
Gli abitanti del quartiere di Altstetten, dove sono stati allestiti i sex box, avranno inoltre a disposizione un punto d’ascolto per eventuali lamentele.