Singolare maschile – Finale annunciata agli US Open tra il numero 1 Novak Djokovic e il numero 2 Rafael Nadal. Sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium di New York s’impone lo spagnolo col punteggio di 6-2, 3-6, 6-4, 6-1 dopo oltre tre ore di gioco. “È stato emozionante e il team sa quanto vale per me questo successo”, ha spiegato il suo stato d’animo Nadal, che trionfa per la seconda agli US Open dopo il 2010, alzando il suo palmares di Slam vinti a 13. Lo spagnolo, dal rientro dopo l’infortunio lungo sette mesi, ha perso solo tre match e nel 2013 è imbattuto sul cemento. Djokovic e Nadal si affrontavano per la 37° volta (record nella storia tra due giocatori) e nonostante il risultato appaia chiaro a favore dello spagnolo, la finale, davanti a 23.000 spettatori, è stata intesa e di altissimo livello tecnico. In ogni momento la partita avrebbe potuto svolgere a favore di Djokovic. Il primo set va a Nadal entrato meglio in partita. La reazione del serbo non si fa attendere, che vince il secondo conquistando il break del 4-2 dopo uno scambio durato 54 colpi. Nel terzo Djokovic sul 4-4 ha avuto tre balle break, tutte annullate da Nadal che poi si è imposto 6-4, spezzando definitivamente la resistenza di Djokovic. Il quarto set dura solo 40 minuti e Nadal sfrutta il primo match point per il successo. Bentornato Rafael.
Singolare femminile – Anche nella finale femminile erano in scena le prime due del mondo. Serena Williams si è confermata in grande forma e attualmente la tennista più forte senza ombra di dubbio. Dopo il Roland Garros la Williams si aggiudica il suo secondo Grand Slam della stagione, domando nella finale degli US Open la tenace Victoria Azarenka, numero 2 del mondo, che in semifinale aveva sconfitto Flavia Pennetta. L’americana numero uno del mondo ha difeso il titolo conquistato lo scorso anno in un’emozionate finale, imponendosi in tre set 7-5 – 6-7 -6-1. La finale è durata due ore e 45 minuti, la più lunga dal 1981. Per la 31enne Williams è il quinto titolo a New York, dove ha vinto per la prima volta appena 17enne nel 1999, e il suo 17° Slam complessivo (raggiunto Federer). La bielorussa Azarenka ha resistito due set, reagendo benissimo al primo set perso, ma crollando poi al terzo sotto i colpi inesorabili della Williams. Molti errori da entrambe le parti, ma i vincenti (36 a 17) hanno fatto la differenza a favore dell’americana.