Sono state 1.120 le morti bianche nel 2008, rispetto agli 874.940 infortuni complessivi sul luogo di lavoro.
Sono dati in flessione rispetto al 2007 (rispettivamente del -7,2% e del -4,1%) ma comunque poco incoraggianti. Le cifre delle statistiche testimoniano, infatti, la persistente gravità di questo fenomeno, un fenomeno che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito “dolorosissimo, inquietante e inaccettabile per una società che voglia dirsi civile”.
È, infatti in occasione della 59esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, che Napolitano invita a tenere alta l’attenzione sui temi della sicurezza.
Ed è in questa occasione che Napolitano ha lanciato un appello attraverso un messaggio inviato al presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), Franco Bettoni, nel quale ha sottolineato la necessità di “riflettere su quante vittime e quanti infortuni sul lavoro potrebbero essere evitati con una sempre più efficace azione di prevenzione e con la rigorosa e puntuale applicazione delle norme e delle misure tecniche ed organizzative già ora disponibili”.
“Anche per effetto degli interventi normativi adottati dal Parlamento, con il contributo di tutte le forze politiche e sociali – ha poi aggiunto Napolitano – si è verificata una riduzione del numero delle morti bianche”. L’invito del capo dello Stato, è stato dunque quello di “non abbassare la guardia. Il livello di attenzione, di comune sensibilità sociale e civile al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro va dunque tenuto alto – ha affermato ancora il Presidente Napolitano – la battaglia contro gli infortuni e le malattie professionali può essere vinta con una sempre più solida cultura della sicurezza, con sistematiche campagne di informazione e di sensibilizzazione, con la diffusione di buone pratiche e la valorizzazione degli esempi”.
Nel corso dello scorso anno sono state denunciate 29.700 malattie professionali, di cui 9.300 riconosciute; 5.400 malattie professionali con esiti d’inabilità permanente; 280 con esiti mortali.
Significativo inoltre, il dato sul luogo dove avvengono gli incidenti: 777.739 sono gli infortunati sul posto di lavoro, ben 97.201 i casi che riguardano un danno, anche mortale (276), subito lungo il tragitto per recarsi al lavoro: le cifre sono contenute nel Rapporto annuale 2008 Inail sugli incidenti sul lavoro diffuso a Verona, dove si è tenuta la manifestazione nazionale in occasione della 59esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro a cui ha partecipato il ministro al welfare Maurizio Sacconi.
Sacconi ha rilevato che sul fronte degli infortuni sul luog di lavoro “la prevenzione e la formazione restano una priorità del governo”, così come, del resto, l’attenzione “al reinserimento nel mercato di quanti ne rimangono esclusi a causa di un incidente”.
Articolo precedente
Prossimo articolo
Ti potrebbe interessare anche...
- Commenti
- Commenti su facebook