Giallorossi a punteggio pieno, Napoli e Juventus tengono, perde il passo l’Inter, esonerato Liverani dal Genoa
Si muove la testa della classifica. La Roma (5-0) non si ferma, umilia il Bologna con irridente facilità e con la sesta vittoria consecutiva blinda la vetta. Dopo anni difficili la Roma ha trovato finalmente un equilibrio e un’identità di gioco, dove ogni giocatore svolge il suo ruolo alla perfezione, grazie al lavoro di Rudi Garcia, l’artefice della rifondazione. Contro il Bologna i giallorossi giocano la partita più bella, per qualità di gioco e sono devastanti nei primi 25 minuti, quando con le splendidi reti di Florenzi, Gervinho e Benatia chiudono subito la pratica. Il Bologna di Poli non ha potuto nulla per contrastare i giallorossi. La Roma ha il miglior attacco e la difesa meno battuta. Ora la conferma di questi livelli e del ruolo che si potrà ritagliare in questo campionato, nelle prossime gare contro avversarie più blasonate: sabato l’Inter a San Siro e dopo la sosta la Juventus.
Si riscatta subito il Napoli (0-2) che vince a Genoa grazie alla doppietta di Pandev. Benitez continua con la sua filosofia del turnover (in vista della gara contro l’Arsenal), lascia in panchina Hamsik e Higuain e stavolta la squadra risponde bene. Basta meno di mezzora ai partenopei per avere ragione del Genoa. I ritmi alti e il gioco veloce sulle fasce mettono, in evidenza la superiorità a tutto campo del Napoli. Il Genoa è impacciato, timido e una buona ripresa non basta a impensierire il Napoli, che gestisce con autorità. La quarta sconfitta dei genoani porta all’esonero di Liverani, sostituito da Gasperini.
Vittoria della Juventus (0-1) nel derby contro il Torino, ma il gol decisivo di Pogba era da annullare per un fuorigioco di Tevez. Errore arbitrale anche a favore del Torino: Immobile sarebbe dovuto essere espulso nel primo tempo. In una partita equilibrata e nervosa la squadra di Conte non è tornata ai suoi livelli abituali di gioco e prima del gol è stata ben contenuta dall’organizzazione difensiva del Torino. I granata da parte loro sono stati timidi e rinunciatari nel gioco offensivo per meritare il pareggio. Si allunga così la striscia negativa senza vittorie del Torino nel derby che dura dal 1995.
L’Inter (1-1) rallenta contro il Cagliari, ma avrebbe meritato la vittoria. Cambia molto Mazzarri, ma l’Inter conferma di avere assimilato benissimo la filosofia del suo allenatore. Primo tempo dominato dai nerazzurri che si vedono negare il vantaggio dal portiere sardo Agazzi. Superiorità che l’Inter concretizza al 75’ con Icardi, ma si lascia sfuggire la vittoria per la tenacia del Cagliari che pareggia con Naingollan.
La Fiorentina (2-2) perde contatto dalle grandi. Nel primo tempo i viola hanno sofferto il Parma, trascinato da Cassano e non si sono resi mai pericoli, chiudendo in svantaggio. La squadra di Montella si riscatta nella ripresa (giocata senza Giuseppe Rossi per un problema al polpaccio), e rimonta con i gol di Rodriguez e Vargas. La Fiorentina gestisce senz’affanni il vantaggio, ma il Parma tira fuori l’orgoglio e beffa i viola pareggiando negli ultimi secondi con Gobbi. Al Milan (1-0) basta un gol dello sloveno Birsa, a inizio ripresa, per tornare alla vittoria, che dà fiducia per la partita di Champions contro l’Ajax. I rossoneri, in emergenza senza De Sciglio, Montolivo, Kakà, Balotelli, Pazzini ed El Shaarawy, non hanno certo brillato, ma contava solo vincere, per evitare la crisi. Il lato positivo per Allegri è che la difesa non ha subito gol, ma il Milan non è in grado di lottare per lo scudetto. Crisi invece aperta per la Sampdoria (solo 2 punti), apparsa confusa tatticamente e senza idee.
Continua lo splendido campionato del Verona (2-1) che in casa è a punteggio pieno. A farne le spese l’altra neopromossa il Livorno. Due squadre che meritano la A per le buone trame di gioco e il coraggio di attaccare. Dubbi sul rigore (generoso?) trasformato da Jorginho che ha deciso la partita. Secondo pareggio pesante, dopo il miracolo di Napoli, per il Sassuolo (2-2) in rimonta sulla Lazio. Gli emiliani reagiscono con orgoglio alle reti di Dias e Candreva a inizio ripresa, sfiorando nel finale addirittura la vittoria. La Lazio gioca bene solo a sprazzi e ha il demerito di gettare al vento due punti per non avere retto alla rabbiosa reazione del Sassuolo. Si rilanciano Atalanta (2-0) contro l’Udinese e il Catania (2-1), alla prima vittoria, contro il Chievo. Meritato il successo dei bergamaschi grazie alla doppietta di Denis. Per l’Udinese ennesima prestazione opaca in trasferta (terza sconfitta). Respira il Catania che con una buona prestazione batte il Chievo con le reti di Plasil e Castro, lasciando l’ultimo posto e raggiungendo proprio i veneti, deludenti dopo l’ottima gara contro la Juventus.
Classifica:
Roma 18; Juventus e Napoli 16; Inter 14; Fiorentina 11; Lazio e Hellas Verona 10; Milan, Livorno e Torino 8; Udinese e Cagliari 7; Atalanta e Parma 6; Chievo, Catania e Genoa 4; Bologna 3; Sampdoria e Sassuolo 2.